Incidente mortale Tedesco, scagionato un dirigente del Cas

Cade in appello l'accusa di aver contribuito all'incidente mortale di sei anni fa per Paolo Currò, 63 anni, allora capo stazione addetto all'ufficio sicurezza e assistenza del traffico per il Consorzio autostrade Siciliane. Currò, difeso dall'avvocato Bonni Candido, è stato assolto dalla Corte d'Appello dall'accusa di omicidio colposo. In primo grado, alla fine del processo abbreviato, Currò era invece stato condannato ad un anno di reclusione.

Era il 27 dicembre 2010: il trentacinquenne Marco Tedesco e la sua compagna di 29 anni viaggiavano lungo la tangenziale, diretti alla barriera di Villafranca. Si schiantarono contro il guard rail poco prima dei caselli. Il conducente, un perito informatico che lavorava in centro Italia, musicista per hobby e molto conosciuto in città, morì sul colpo. La compagna venne sbalzata fuori dall'abitacolo e si salvò miracolosamente.

Secondo la Procura quel tratto di autostrada, teatro di troppi incidenti, non era adeguatamente protetto. Per questo vennero incriminati cinque dirigenti del Consorzio. Currò scelse il giudizio abbreviato e il processo si è concluso ieri in appello. Gli altri co imputati stanno invece affrontando il processo di primo grado. Alessandra Serio