Cronaca

Ricerche Gioele, massimo spiegamento di forze. Si cercano altri testimoni

Si è tenuta nella mattinata odierna la programmata riunione sulle attività di ricerca del piccolo Gioele Mondello, scomparso il 3 agosto scorso insieme alla madre Viviana Parisi, poi ritrovata cadavere nel pomeriggio dell’8 agosto.

La prefetta di Messina, Maria Carmela Librizzi, coordina le attività di ricerca a seguito dell’attivazione del Piano provinciale di intervento per la
ricerca di persone scomparse, mentre il procuratore di Patti, Angelo Cavallo è a capo delle attività investigative.

Alla riunione hanno partecipato tutte le componenti operative attualmente impiegate nelle attività di ricerca, che proseguiranno ininterrottamente e con il massimo impiego delle forze disponibili e delle tecnologie in dotazione.

Continueranno, infatti, ad operare 21 vigili del fuoco di Messina, comprese quattro squadre cinofile, tre topografi applicati al soccorso e un’unità di comando locale su autofurgone Ucl, 14 uomini del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, comprese tre squadre cinofile, 6 agenti del Corpo Forestale e 2 del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. A questi si aggiungeranno tre aliquote da 10 uomini ciascuna della Brigata Meccanizzata “Aosta”, i cui rappresentanti erano presenti all’incontro odierno, che saranno impegnate in attività di rastrellamento delle zona ove è avvenuta la scomparsa, ormai estesa per un’area pari a circa 750 ettari.

La Procura di Patti sta facendo eseguire “delle analisi dei tabulati delle celle telefoniche di Caronia e delle zone limitrofe per individuare le persone presenti sul posto il 3 agosto, per capire chi fosse lì in quel momento”. A dirlo il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, al termine del vertice delle forze dell’ordine in Prefettura a Messina per coordinare le ricerche. “Sono indagini obbligatorie e di routine – prosegue Cavallo -, aspettiamo i risultati, ci vuole qualche giorno. Abbiamo anche altre 10 squadre dell’esercito che si uniranno alla ‘battuta’ e questo è un dato positivo. Abbiamo un terreno sterminato dove cercare – ha aggiunto il magistrato -, un terreno che è difficile da percorrere e dove è difficile fare delle ricerche. Più personale abbiamo, più cani abbiamo più è facile si arrivi ad un risultato”.