Alloggi Iacp al Comune, manca ancora il trasferimento di proprietà

Appena il tempo di esporla che la “ricetta antidissesto” varata venerdì dal commissario straordinario Luigi Croce ha già diverse contestazioni. Il consigliere della III circoscrizione, Libero Gioveni, è intervenuto sulla cessione degli alloggi Iacp al Dipartimento patrimonio, misura questa che dovrebbe portare nelle casse comunali la somma di un milione di euro.

Gioveni chiede: “Come si procede alla vendita se lo Iacp non trasferisce la proprietà al Comune?”. La legge 311/2004 art. 1 comma 441(Legge Finanziaria del 2005) ha stabilito di trasferire ai Comuni molti alloggi statali e di proprietà degli istituti autonomi case popolari, ma tra i due enti il passaggio non è in realtà avvenuto, lasciando tra l’altro molti residenti in attesa del riscatto degli immobili. “Non esiste infatti – ha denunciato Gioveni – nonostante la norma parli chiaro e preveda già da anni il trasferimento della proprietà di centinaia di alloggi dall’Istituto al Comune, alcun recente verbale di trasferimento firmato dalle parti interessate che sancisca il cosiddetto passaggio formale di consegna di tale consistente patrimonio immobiliare”. Niente cessione senza acquisizione. Stando a queste considerazioni, il Comune non potrà procedere al trasferimento previsto nell’agenda antidissesto.

Lo scorso settembre lo Iacp è stato diffidato dall’ex dirigente del Dipartimento Patrimonio, l’ing. Natale Castronovo, a procedere a quanto previsto dalla legge, “anche e soprattutto per fare definitivamente chiarezza sulle competenze dei due enti”. E mentre l’istituto autonomo case popolari ritiene di non aver più competenza nella questione, il Comune pensa già a cedere un proprietà che ancora non possiede e il dipartimento Patrimonio attende la formalizzazione dell’atto. Una situazione di stallo non indifferente, in particolar modo per gli utenti costretti a subire i ritardi e l’indifferenza di altri. “Sarebbe, pertanto, auspicabile – ha concluso il consigliere centrista – una forte accelerazione delle procedure attraverso un impegno concreto a 360 gradi da parte di tutti e una discesa in campo diretta e autorevole del commissario Croce nella necessaria interlocuzione con l’Iacp, il cui immobilismo è ormai sotto gli occhi di tutti”.