L’opposizione: “Dal golpe del soliloquio alla creazione del Partito delle Carote”

Si va dallo “Schettinismo” citato da Maurizio Palermo (Idv) al “sequestro di persona” individuato da Peppe Grioli (Pd), fino al “golpe del soliloquio” denunciato da Pippo Rao (Pd). L’opposizione compatta, Pd, Idv, Rifondazione Comunista, Sicilia Vera e Mli protesta per il comportamento del presidente della Provincia Ricevuto, che dopo aver relazionato per quasi 3 ore in Consiglio su programmi passati e futuri ha poi lasciato l’Aula senza ascoltare il dibattito. Replicando l’assenza anche il giorno dopo.

“Il Presidente è riuscito in diversi miracoli- commenta Roberto Cerreti, Mli- e dopo aver trasformato Palazzo dei Leoni nel Palazzo dei Conigli ha creato il Partito della carota, composto da politici roditori che si stanno divorando la Provincia”.

Cerreti dopo aver distribuito le carote, simbolo della protesta, ai partecipanti alla conferenza stampa che si è tenuta nella saletta commissioni dell’Ente ha aggiunto “Io sono indignato per quanto accaduto finora, per le delibere votate e mai applicate, per il milione per i torrenti mai utilizzato, per gli 800 mila euro stanziati per gli alluvionati del 22 novembre e ridotti a meno di 200 dei quali 50 a Barcellona e 150 a tutti gli altri comuni”.

Le strade seguite dall’opposizione sono due: il ricorso al Tar, presentato da Mli e Sicilia Vera e l’esposto all’Assessorato regionale agli Enti locali, presentato da Pd, Idv e Rfc. In entrambi i casi viene chiesta l’applicazione della legge regionale che vincola, sin da gennaio 2012 le giunte ad un numero di assessori pari al 20% dei consiglieri (nel caso della Provincia di Messina a 9 assessori). A queste vie che corrono parallele si è aggiunta la richiesta di commissariamento della Presidenza per violazioni della normativa presentata alla Regione da Mli, con riferimento al caso Sogas, Metropolitana del sole e a tutte quelle delibere votate dal Consiglio e ignorate dall’amministrazione. Per il resto lo scontro sarà in Aula, anche per vedere cosa faranno, mese per mese i singoli assessori ai quali sono stati affidati i progetti.

“L’unica cosa che possiamo fare è denunciare alla stampa il golpe messo in atto dal Presidente con il soliloquio del 2 agosto- ha detto Rao-non possiamo far altro visto che per 4 anni ha continuato a rifiutare il dibattito e fuggire”.

Pippo Lombardo, Sicilia Vera, si è soffermato sul fatto che le due vie prese dall’opposizione camminano insieme e il problema non riguarda solo i numeri, quanto la gestione amministrativa, che con 15 o 10 assessori è stata disastrosa.

“In Consiglio l’altro giorno è stato certificato il fallimento della giunta-aggiunge Maurizio Palermo,Idv-e lo dimostra il fatto che Ricevuto ha ripetuto lo stesso programma del 2008, segno che finora non è stato fatto nulla. Il Presidente ha fissato obiettivi da raggiungere già da settembre, ci chiediamo come possa raggiungere in 30 giorni quel che non ha fatto in 4 anni un Presidente che è affetto da Schettinomania e fugge, come Schettino, mentre la nave affonda”.

A sottolineare come Ricevuto si sia presentato in Aula dopo tanto tempo, nonostante la presentazione della giunta fosse al secondo punto dell’ordine del giorno dal luglio 2008 è stato Franco Andaloro, Rfc, “è venuto dopo 4 anni a meno di un anno dalla fine della legislatura per dirci in tre ore che non ha fatto niente, offendendo la nostra dignità politica quando poi ha disertato il dibattito”.

Per i partiti dell’opposizione l’assenza del Presidente al dibattito successivo alla relazione è la prova del mancato confronto che ha caratterizzato l’amministrazione.

“Ricevuto è stato coerente-conclude Previti, Mli- ha sistematicamente ignorato il Consiglio e le nostre delibere per anni, a maggior ragione lo ha fatto adesso. Per lui l’Aula non esiste, possiamo dire e fare quello che vogliamo, non cambia nulla. E’ venuto, ha fatto il solito monologo di promesse e se ne è andato”.

In quelle tre ore di relazione ci sono i programmi che la squadra dovrà portare a termine nei prossimi mesi ed è su questo che i consiglieri punteranno il dito a scadenze periodiche.

Intanto in un documento congiunto i consiglieri Mpa e Fli Rosy Danzino, Biagio Gugliotta, Giacinto Barbera, Tonino Calabrò, Vincenzo Calabrò, Simone Magistri invitano Ricevuto a fare atti concreti o a dimettersi per porre fine all’agonia amministrativa.

“In uno sproloquio di più di due ore- si legge- Ricevuto non ha detto nulla sulla reale situazione finanziaria dell’Ente né su come intenda attuare i nuovi progetti. Non ha detto una parola sulla gravissima situazione d’inquinamento industriale della Valle del Mela, né sul dissesto idrogeologico o sul piano triennale. Farebbe bene se non riesce a fare atti concreti a dimettersi, affinchè il voto popolare possa restituire dignità e autorevolezza alla Provincia,nel rispetto dei cittadini-elettori”.

Rosaria Brancato