Ma le acque tirreniche di Messina sono pulite? Segnalati casi di infezioni batteriche

Per i messinesi che si muovono dal centro città per andare al mare è un “dilemma” annoso: le acque fredde e limpidissime dello Jonio o le acque calde ma meno limpide del Tirreno? Negli ultimi anni, un altro fattore si è aggiunto a favore del Tirreno, vale a dire l’assenza di meduse, contrariamente a quanto avviene nello Stretto.

La domanda che ci si pone, a questo punto, è un’altra: le acque del Tirreno sono pulite e sicure? A chiederselo è il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, che ha scritto al comandante della Capitaneria di Porto, al direttore generale dell’Asp ed all’assessore alla Sanità, per avere chiarimenti in merito. “Non voglio creare allarmismi – scrive – ma essere certo che non ci siano pericoli. Di recente, un bambino è stato trasportato in ospedale per un controllo, dopo aver fatto il bagno in mare. Ha accusato irritazione con comparse improvvise di macchie rosse alla pelle ed al pronto soccorso gli è stata diagnosticata un’infezione marina batterica alla pelle. Visto che non si tratta dell’unico caso, chiedo analisi biochimiche immediate nel tratto di costa compreso tra Mortelle e Orto Liuzzo, per accertare la salubrità delle acque marine o la eventuale presenza di sostanze inquinanti. Chiedo, inoltre, di verificare l’eventuale presenza di allacci realizzati abusivamente alla rete centrale dell’impianto fognario, che potrebbero essere la causa del problema della continua fuoriuscita di liquami e delle anomalie al funzionamento della rete”.

Quest’estate sono stati sequestrati i depuratori di San Saba e Acqualadrone e solo dopo sono partiti i necessari interventi di sistemazione. Sullo sfondo, la realizzazione, mai avviata, del depuratore di Tono, finanziato con 40 milioni di euro, ma dalla Regione non è ancora arrivata la prima tranche.