Le associazioni ambientaliste a Monti: «Il Governo rigetti il progetto definitivo del Ponte»

«Il Governo rigetti il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, redatto dalla Stretto di Messina Spa e da Eurolink, che costa 66 milioni di euro di fondi pubblici per degli elaborati che, a giudizio delle associazioni ambientaliste, risultano essere estremamente carenti sia dal punto di vista tecnico che dell’impatto ambientale, naturalistico, paesaggistico ed idrogeologico, ed evitando così di superare il punto di non ritorno che obbligherebbe lo Stato a versare altri 56 milioni di euro per il progetto esecutivo e a pagare penali fino a 425 milioni di euro nel caso dell’avvio anche di un solo cantiere per l’opera principale o delle opere connesse». Lo affermano in una nota le associazioni ambientaliste Fai, Italia Nostra, Legambiente, Man – Associazione Mediterranea per la Natura, e Wwf secondo le quali così facendo di eviterebbe di continuare a congelare ingenti risorse utili per lo sviluppo del Mezzogiorno (il costo dell’intervento è salito dall’aprile 2010 al luglio 2011 da 6,3 ad 8,5 miliardi di euro: +34%) che potrebbero essere meglio impiegate per il risanamento del territorio e per interventi di adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture esistenti, a cominciare dal potenziamento delle ferrovie siciliane e dal completamento dei lavori dell’A3 Salerno-Reggio Calabria e della Strada Statale 106 Ionica.

Le associazioni ambientaliste hanno annunciato di aver inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente del Consiglio, Mario Monti, «in cui gli si chiede di proporre, quale coordinatore del Cipe, in accordo con il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti, che il Comitato consideri il progetto definitivo del ponte, a proprio insindacabile giudizio, non meritevole di approvazione (…) senza che il Contraente generale possa avanzare richieste per il riconoscimento di maggiori compensi o pretese, chiedendo, conseguentemente, che la Stretto di Messina Spa receda dal contratto pagando solo le spese sino a quel momento sostenute dal General Contractor».