Messina e la direttiva alluvioni della Ue. Focus sul torrente Papardo

Avantieri l’allarme, ieri la notizia che Messina sarà apripista in Sicilia nel recepimento della direttiva alluvioni 2007/60 dell’Unione Europea. Il consigliere della VI circoscrizione, Massimo Costanzo, che aveva denunciato il pessimo intervento di messa in sicurezza del torrente Papardo, non perde tempo per chiedere all’assessore alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta, di inserire con la massima urgenza il torrente Papardo in una programmazione che preveda progetti per la messa in sicurezza del torrente e la realizzazione delle due strade, una che porta a Faro Superiore e l’altra a Sperone, così come previsto da decenni ma mai realizzato.

Al momento la situazione è altamente rischiosa, in un’area in cui sono presenti importantissime strutture come l’Università di Scienze, il Cnr e l’ospedale Papardo. “C’è anche una chiesa – ricorda Costanzo – la cui storia viene narrata in un testo di Giuseppe Foti, ‘Storia, arte, tradizioni nelle chiese dei casali di Messina’. Peccato che per raggiungerla i fedeli debbano percorrere un tratto di strada, che costeggia il torrente, priva di ogni protezione e sicurezza”.

La speranza è che questa sia la volta buona per mettere finalmente in sicurezza il torrente Papardo e tutta l’area limitrofa con nuovi collegamenti verso Faro Superiore e Sperone.