I precari del Cas non si fermano, dopo la Procura chiamano l’Ispettorato del Lavoro

Hanno deciso di provarle tutte. E non si fermeranno fino a quando i loro appelli non verranno raccolti da qualcuno. I precari del Cas non si rassegnano al silenzio che fino ad oggi hanno trovato di fronte alle loro rivendicazioni, andranno avanti nella loro battaglia. In queste ultime settimane hanno più volte denunciato quella che ritengono l’ennesima anomalia gestionale del Consorzio Autostrade: in un anno 120 agenti tecnici esattori hanno visto i loro contratti trasformarsi da part-time a full time. Nonostante la legge lo vieti categoricamente. Il Comitato Precari non ci sta e ha avviato una serie di iniziative per accendere i riflettori sulla vicenda. Dalla protesta davanti ai cancelli del Cas, alla richiesta di incontro urgente direttamente al al Procuratore Capo Guido Lo Forte, chiedendo un incontro urgente per discutere tutte quelle che considerano atti illegittimi compiuti all’interno del Cas, fino alla richiesta di commissariamento dell’Ente per gravi inadempienze su atti amministrativi.

Adesso un nuovo passo per il Comitato: la richiesta di intervento dell’Ispettorato del Lavoro. Rosa Bella e Mario Giuffrè, rappresentati del comitato, chiedono all’Ispettorato verificare la regolarità delle procedure effettuate dal Consorzio Autostrade Siciliane sul personale del settore esazione, chiedendo l’annullamento delle trasformazioni contrattuali avvenute, ritenendole causa del mancato avviamento dei precari.

Continuano anche a citano anche una sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Termini Imerese che non ha accolto la richiesta di un tecnico del Cas di trasformazione del contratto perché impiegato per un numero di ore maggiore rispetto a quelle previste. La protesta dunque continua.