Uno sportello Amam in zona sud. Il degrado del lungomare di San Saba

La delocalizzazione di uno sportello Amam nella sede della II circoscrizione. E’ la richiesta approvata all’unanimità dal Consiglio di quartiere su proposta del consigliere Rosario Santoro, per venire incontro alle esigenze ed alle richieste dei cittadini, soprattutto per gli anziani e per coloro che non possiedono mezzi di locomozione propria per i quali diventa “un’avventura” recarsi agli sportelli Amam.

Da qui l’esigenza di decentralizzare uno sportello unico dell’acquedotto nella zona sud della città nella sede circoscrizionale per favorire l’utenza nello svolgimento delle pratiche di nuovi contratti, nelle variazioni e nelle cessazioni delle stesse utenze. Inoltre si potranno rivedere eventuali errori negli importi dei bollettini o disguidi nel recapito o nella formulazione dei pagamenti delle bollette e quanto altro necessita alle esigenze dell’utenza.

Santoro spera nella disponibilità del Presidente dell’Amam, dell’Assessore al decentramento e del Sindaco nell’esaudire tale volontà politica “che così realizzi il vero decentramento comunale delle funzioni al servizio del cittadino”.

Da sud a nord, con l’arrivo della stagione primaverile non poteva mancare la nota del consigliere del VI quartiere, Mario Biancuzzo, in merito alle condizioni dei villaggi della riviera tirrenica, in particolare del lungomare di San Saba.

“La strada comunale – scrive Biancuzzo – è piena di pericolose buche e in uno stato di totale abbandono. Nonostante le mie numerose richieste di intervento, tutte le amministrazioni che si sono succedute non hanno mai fatto niente. I marciapiedi in alcuni tratti sono completamente inesistenti e mai nessun intervento viene svolto nelle aiuole della piazza né gli alberi vengono mai potati. La ruggine continua a divorare le ringhiere in ferro, mai pitturate da quando sono state installate e una parte della strada è al buio”.

Biancuzzo chiede che la strada venga riasfaltata al più presto e invita il sindaco per un sopralluogo, dicendosi però sfiduciato e pronto a rivolgersi alla Procura per accertare eventuali responsabilità. “Se si pensasse a garantire adeguati servizi – conclude il consigliere – la riviera tirrenica di Messina potrebbe essere uno dei litorali italiani più belli”.