Gli occupanti del Teatro in Fiera costituiscono un comitato per i beni comuni

Un comitato aperto per attivare una forma giuridica di base per iniziare la ristrutturazione dal basso, per un azionariato popolare trasparente e per avviare il cantiere costituente di una nuova istituzione del bene comune.

E’ l’obiettivo degli occupanti del Teatro in Fiera e dell’Irrera a mare che oggi alle 15 terranno la prima assemblea pubblica per il riconoscimento giuridico del Teatro in Fiera Pinelli e dell’area fieristica come beni comuni. Il comitato aperto è solo l’inizio di un percorso costituente, mentre dalla seconda assemblea sarà anche possibile emendare lo statuto.

“Ogni giorno – scrive il comitato – lavoratori dello spettacolo, lavoratori della conoscenza, lavoratori precari e intermittenti, studenti, attivisti, pensionati, bambini attraversano questi spazi e se ne prendono cura aprendoli in concreto alla creatività e all’intelligenza di tutta la società. Le attività di più di un mese di occupazione dimostrano come prendersi realmente cura di questi spazi sia possibile – non più delegando a enti pubblici, che tentano di assoggettare a logiche privatistiche beni che sono di tutti – ma impegnandosi a mettere in gioco i corpi, con gioia e creatività. È iniziata la campagna di sottoscrizione popolare per la ristrutturazione del Teatro in Fiera Pinelli, come strumento che conferisca una prospettiva di lungo periodo a questa lotta attraverso un laboratorio partecipato per la costituzione di modelli economici innovativi, sostenibili, etici e radicati nel territorio”.

Sono già attivi tavoli di lavoro, laboratori e progetti a lungo termine:

– cantiere di ristrutturazione dal basso (urban space; tavoli tecnici; messa in sicurezza del teatro e creazione di un progetto partecipato)

– cantiere costituente (incontri con giuristi ed esperti che hanno fatto la storia dei beni comuni e dei diritti di cittadinanza, Ugo Mattei, Giovanni Palombarini e molti altri; tavolo giuridico per la creazione di una nuova istituzione del comune; incontri di autoformazione sull’ autogoverno; studi comparati dei modelli di gestione dei beni comuni)

– sportello di ascolto (per consigli, proposte, critiche e richieste – aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18)

– laboratorio di illuminotecnica (fondamenti teorici e tecnici, tirocinio in teatro – con Renzo di Chio);

– corsi (già attivi: yoga, giocoleria, capoeira);

– orchestra popolare del Pinelli (coordinata da Carmelo Geraci);

– formazione del pubblico (sulla lingua del cinema – a cura di Fabio Rossi; prove aperte degli spettacoli; incontri su teatro e formazione con Giovanna La Maestra, Giorgio Testa etc..)

– seminari libera università: (“il cantiere di Marx” a cura di Cinzia Arruzza; “Tumulti: la logica insorgente della democrazia” di Gianfranco Ferraro)

– cineforum (ciclo “Universi Concentrazionari” e “Il rischio del vero. Realismo, neorealismo e surrealismo nel cinema critico italiano”)

– concorsi creativi (concorso per idee sul logo del Teatro Pinelli Occupato)

– spazio dj: aperitivi visual e dj set