CSS, dopo la sfilata i cittadini vogliono azioni concrete

È tempo di bilanci per il movimento No CSS, al termine della manifestazione tenutasi ieri a Milazzo. Dopo aver ritrovato l’unità sotto l’hashtag #DecidiamoNoi, le associazioni ambientaliste hanno proposto ai sindaci di difendere nelle sedi legali il territorio dalla possibilità che venga realizzato un inceneritore. I sindaci, dal canto loro, si sono prestati volentieri alla sfilata; e, tuttavia, sono arrivati presto i primi distinguo.

Protagonista della giornata di ieri è diventato, inevitabilmente, il sindaco della città mamertina, Giovanni Formica. A lui le associazioni hanno rivolto l’invito a condividere un documento unico in cui si chiede, espressamente, di far valere le ragioni del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 davanti al TAR del Lazio. E Formica non si è certo tirato indietro, firmandolo. Già nelle interviste successive, tuttavia, il primo cittadino ha precisato che l’impatto della manifestazione, a suo dire, sarà sufficiente per convincere chi di dovere a rivalutare il progetto, e che solo più avanti saranno prese in considerazione ulteriori iniziative.

D’altra parte, il sindaco ha sempre evitato di prendere una posizione ufficiale contro l’inceneritore, che si trattasse di ricorsi o della semplice approvazione di una delibera di giunta, limitandosi a qualche dichiarazione sulla stampa e alla presenza ai cortei. Formica, tesserato PD, ha poi dovuto “sopportare” le pesanti accuse mosse al suo partito a livello regionale, nazionale e locale. D’altra parte, nessun deputato PD ha partecipato alla manifestazione, alla quale era invece presente il presidente della Commissione Ambiente istituita dall’Ars, Santi Formica. A testimonianza ulteriore di come al corteo non sia mancato un certo significato politico.

Resta da capire quali saranno le azioni concrete che seguiranno questa ennesima manifestazione. Padre Trifirò è stato chiaro: “Questo sarà l’ultimo corteo pacifico, perché non ha senso farne altri senza che nulla cambi”. E la direzione è stata indicata chiaramente dalle associazioni: difendere il Piano Paesaggistico, ripreso in un parere negativo che il Ministero dei Beni Culturali ha espresso sull’inceneritore del Mela. In attesa che arrivi il pronunciamento sulla Valutazione di Impatto Ambientale.

Giovanni Passalacqua