“Luigi era padre, marito, amico, uomo”: Messina piange la perdita di un suo figlio

“Non ti conoscevo, ma con te è andata via una parte di me, una parte di tutti quelli che in quel Mondo credono e che quel Mondo non vuole – è il ricordo di Giuseppe Manfredi, assegnista presso il Cnr – Riposa in Pace…qualsiasi cosa voglia dire”.
Non tutti i messinesi avevano avuto l’onore di conoscere da vicino e di persona Luigi Michaud, eppure la notizia della scomparsa prematura di un giovane ricercatore in missione in Antartide ha sconvolto e lasciato sgomenta un’intera città.
Messina, indistintamente, continua a piangere la morte di un suo ragazzo, un giovane che non era mai scappato dalla sua terra, che si era prodigato per l’onore di questa città ed aveva portato lustro anche all’estero, in giro per il mondo, negli istituti più prestigiosi, fino ad arrivare laggiù, a Baia Terra Nova, alla base antartica italiana “Mario Zucchelli”.
“Le vittorie dell’ultimo anno di canottaggio in quattro con i casini e le risate in trasferta, il rincontrarsi all’università, negli stessi corridoi tu a Biologia, io ad Ingegneria e da professionisti io che ti prendo in giro perchè sono più grande di te di un giorno, tu che mi sfotti vedendomi in giacca e cravatta perchè odiavi vestire così – è stato il ricordo di Salvatore Ruello – E’ proprio vero, il padre eterno sceglie i migliori, ti lancio la solita pacca sulle spalla, sono certo ti sia arrivata. Ora però fammi smettere di piangere ricordando il tuo sorrisone”. Pensieri, parole, memorie e ricordi di chi continua ad onorare la figura di un padre, un marito, un collega, un uomo.
Luigi Michaud era un ricercatore che amava il suo lavoro, il mare, l’ecologia microbiotica. Ma Luigi era soprattutto un uomo di cuore, “era al servizio dell’umanità”, un volontario della Croce Rossa Italiana di Messina che oggi si stringe nel dolore di amici, compagni e parenti.
“Studiava per trovare medicinali più efficaci alla cura di determinate malattie – è stato il commento di un lettore – Luigi rimarrai per sempre nei nostri cuori”.
Veronica Crocitti