Celebrata a S. Teresa la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei carabinieri FOTO

S. TERESA DI RIVA – Celebrata nella chiesa di Portosalvo con una solenne funzione religiosa, presieduta da don Agostino Giacalone, la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei carabinieri. Numerose le autorità militari e civili intervenute, con intesta il capitano Arcangelo Maiello, comandante la compagnia dei carabinieri di Taormina e il luogotenente Maurizio La Monica, comandante la stazione dei carabinieri di S. Teresa di Riva.

Tanti i sindaci giunti dall'intero comprensorio che va da Taormina ad Alì Terme, con la fascia tricolore. Erano presenti i primi cittadini di Taormina, Letojanni, Castelmola, Alì Terme, Antillo, Mongiuffi Melia, Pagliara, Furci ed i vicesindaci e amministratori di Savoca, S. Alessio, Nizza e Casalvecchio. L’Amministrazione di S. Teresa di Riva è stata rappresentata dal vicesindaco, Gianmarco Lombardo. Vi erano inoltre il comandante della Guardia costiera di Giardini Naxos, Roberto Arizzi e della Polizia municipale di S. Teresa, Diego Mangiò e rappresentanti della Guardia di Finanza, dell’Esercito, della Protezione civile, della Croce rossa e dell’Associazione nazionale combattenti; i giudici Pennisi e Cisca. La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione nazionale carabinieri, sezione di S. Teresa di Riva, presieduta dal brigadiere Francesco Musicò. Al termine della Santa Messa il luogotenente Maurizio Maurizio La Monica ha letto la preghiera del carabiniere. Subito dopo è intervenuto il capitano Maiello, il quale si è soffermato sulle origini della Virgo Fidelis, festeggiata ogni anno il 21 novembre in coincidenza dell'anniversario della Battaglia di Culqualber, di cui ricorre quest'anno il 77esimo anniversario. Il suo pensiero è stato rivolto in particolare a chi ha donato la propria vita con grande spirito di servizio, il carabiniere Giovanni Cavallaro (morto nella strage di Nassirya) e a due militari dell’Arma prematuramente scomparsi: Mauro Ferraro e Massimiliano Pugliatti. In chiesa vi erano il figlio di Giovanni Cavallaro, Diego (con la madre) e i familiari degli altri due carabinieri.