«Qualche giorno fa l'annuncio dell'Ateneo circa l'annullamento delle prove per l'ammissione ai corsi magistrali delle professioni sanitarie. Ora scoppia invece il giallo sulla prova dell'11 settembre per l'ammissione alle triennali». A scriverlo è , in comunicato, è il Comitato Nonumerochiuso , che denuncia: «nella prova di concorso per l'ammissione alle professioni sanitarie (infermieristica, fisioterapia, logopedia, etc..) mancavano 3 plichi di concorso. Un altro plico era semiaperto».
Secondo il comitato Nonumerochiuso, «la Commissione e il Rettore che ha approvato gli atti, tuttavia, si sono limitati a verbalizzare l'accaduto senza denunciare il fatto alla Procura della Repubblica per gli accertamenti del caso. Frattanto – continua -escono i risultati e a Messina i punteggi sono i più alti d'Italia. Il ricordo non può che andare al 2007 quando a Catanzaro mancarono all'appello proprio 3 plichi. In quel caso il Rettore della Magna Graecia denunciò il fatto e solo dopo 3 anni, grazie agli approfondimenti dei RIS di Messina, si smantellò una vera e propria organizzazione che riusciva a trafugare con anticipo le domande del test mettendole sul mercato».
L'UDU ha ricevuto numerosissime segnalazioni dagli studenti e sta valutando un ricorso collettivo. Per gli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti si può procedere chiedendo l'ammissione con riserva al corso di laurea. I legali, dopo aver preso visione degli atti di concorso, fanno sapere che «il fatto che manchi un plico in una scatola non sembra casuale. La Ditta che ha gestito il concorso è certificata RINA e dovrebbe essere dotata di tecnologie tali da escludere ogni situazione di questo tipo. Non a caso i RIS di Messina, nell'indagine sui fatti di Catanzaro del 2007, partirono proprio dalla sede ove i plichi erano confezionati. Dopo aver accertato l'esistenza di un sofisticato sistema di controllo a base di sensori elettronici che esclude errori nel riempimento delle scatole e dei plichi, si concentrarono su altre piste».
Stupisce – conclude il comitato Nonumerochiuso – che l'Ateneo dopo gli stellari punteggi dei candidati alle Professioni sanitarie, in netta controtendenza con quelli di Medicina ove i candidati di Messina erano stati fanalino di coda rispetto a Palermo e Catania, non si sia chiesto se ci fosse qualcosa da approfondire.