L’appello di un tifoso: “Sosteniamo l’iniziativa di Re Artù e salviamo la squadra”

Invito tutti a dare un vero segnale di supporto all'iniziativa di Stracuzzi, di RE ARTU’ e del loro team, cercando di capire l’entità del contributo che si potrebbe raggiungere tra azionariato popolare e azionariato della Confcommercio che andrebbe ad aiutare finanziariamente il progetto della nuova cordata che subbentrerebbe all’attuale proprietà?

Invito la Confcommercio ad aprire una “sezione” dove ogni singolo "azionista" fa una promessa di contributo, lasciando numero di telefono e dati sensibili.

Ovviamente la sezione dovrebbe essere "protetta" e gestita in linea con la legge della privacy. In questo modo si avrebbe una chiara idea di quanto si può raccogliere e si potrebbe passare questa informazione alla nuova cordata che si sentirebbe supportata non solo dai club organizzati ma da tutta la cittadinanza attiva.

Se si pensa a un contributo di 500€ per ogni commerciante e da 10 a 100€ per ogni azionista private, si comprende subito il potenziale finanziario che si potrebbe raggiungere.

Il problema è che sono 2 mesi che si parla e sono poche le azioni mirate a sbloccare la situazione.

Abbiamo veramente poche ore per salvare non solo una squadra ma tutta è una città.

Sta succedendo quello che è successo anni fa quando la famiglia Franza, complice l'assenza assoluta della Politica, ha buttato insieme all'acqua sporca , il bimbo. In questo modo sono andati Distrutti anni di lavoro della stessa famiglia Franza, di Emanuele Aliotta, di tutti quelli che hanno lavorato su quell progetto partito dall’eccellenza e con essa una passione calcistica di tanti Messinesi. Accanto a questi aspetti soft, il drama è stato che un centinaio di posti di lavoro stabili si sono persi oltre, a un indotto che nessuno ha mai veramente pensato di calcolare.

Il calcio è business e se gestito bene genera posti di lavoro. Si è ipocriti se si pensa che qualcuno mette dei soldi solo per la passione, ormai quelle figure di presidenti/mecenati sono sparite.

Le squadre di calcio possono fare entrate con poche fonti, l’unica sana è quella degli ingressi allo stadio e ancora di piu quella che si genera con il vivaio.

Si comprende cosi come sia indispensabile pensare a un progetto di lungo periodo non solo su base annuale.

A Messina non c'è più nessuno che ha un contratto che supera l'anno.

Se vogliamo posti di lavoro, rendiamoci conto che una squadra nei campionati che contano ne genera molti e per avere una squadra nei campionati maggiori si deve investire e pianificare su un periodo medio lungo e l'amministrazione comunale deve contribuire, comprendendo anche lei, che "il lavoro" è un bene primario e le Aziende serie debbono essere aiutate non con le parole o i proclami ma con I fatti.

Ripeto, non dimentichiamoci che Nessuno investe ormai nel calico solo per la passione perché i Mecenati non ci sono più.

Guardate Lecce che ha molte similitudini con Messina, anche in termini di accento dialettale e, mentre a Messina c’è una grande difficolta di far tornare la passione a Lecce sono gia arrivati a 2.000 gli abbonati e sono gia pronti a scendere in campo per la Coppa Italia.

Aiutiamo a supportare l’iniziativa di Stracuzzi e Di Napoli per aiutare il futuro di questa città e di quell gruppo di Messinesi che ha ancora un po' di senso civico.

Nella speranza che veramente “domani è un altro giorno” e torni a splendere il sole sul calcio Messinese, generiamo una nuova speranza e non lasciamo soli coloro che stanno cercando di far rinascere uno dei simboli di questa citta che ormai dagli anni ’80 vive un processo degenerativo ogni giorno piu acuto.

Aldo Cammaroto