Nei villaggi è ancora emergenza, Tirrenoambiente batte cassa

Nei villaggi la situazione è molto critica e ci vorrà ancora qualche giorno per ripulire le strade dalle tonnellate di immondizia che si sono accumulate in questi giorni soprattutto ai bordi dei cassonetti. Innumerevoli sono le segnalazioni di cittadini esasperati per una condizione che ormai si ripropone con cadenza quasi regolare. Messinambiente sta lavorando impiegando tutte le risorse a disposizione. Per qualche settimana non dovrebbero riproporsi neanche i soliti problemi legati a carburante e fornitori, i 700mila euro sono serviti per tamponare quasi tutte le incombenze e dunque, salvo complicazioni, si continuerà a lavorare a pieno ritmo. Le situazioni più critiche in questo momento si registrano nelle zone di Sperone, Fondo Fucile, villaggio Aldisio, Mangialupi, Santa Lucia Sopra Contesse, nel rione case Gescal la scorsa notte è stata data alle fiamme una vera e propria montagna di spazzatura. L’appello che arriva ancora una volta da Messinambiente è quello di non bruciare cassonetti e spazzatura, soprattutto per i rischi che ne derivano per la salute pubblica. In queste zone si concentreranno gli interventi della partecipata di via Dogali, l’obiettivo è di riuscire a tornare alla normalità entro la fine della settimana.

A complicare tutto potrebbe però essere il nuovo ultimatum lanciato da Tirrenoambiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. L’Ato3, e dunque il Comune, ormai da mesi non sono in regola con i pagamenti. C’è un debito pregresso che risale alle vecchie gestioni che ammonta a circa 28 milioni di euro, per quanto riguarda il presente, invece, da mesi si va avanti solo con acconti e il credito che Tirrenoambiente vanta continua a lievitare. Già lo scorso 2 maggio la società aveva deciso di chiudere i cancelli della discarica ai mezzi dell’Ato3. Per evitare di ritrovarsi di nuovo di fronte allo stesso problema è stato convocato un vertice in Prefettura per giovedì.