Sotto sequestro il depuratore di San Saba: denunciati i responsabili

I disagi, gli odori esasperanti, i liquami che fuoriuscivano deturpando il litorale e le acque tirreniche di San Saba andavano ormai avanti da mesi, così come le incessanti richieste di intervento da parte dei residenti esasperati. Una situazione, quella del depuratore comunale gestito dall’Amam, che più e più volte era rimbalzata agli onori della cronaca, con insistenza, anche per il continuo interessamento del consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo.

La storia dell’impianto di San Saba è così finita in Procura, nelle mani del Pm Alessia Giorgianni che ne ha richiesto il sequestro. A far scattare materialmente i sigilli sono stati gli uomini della Capitaneria di Porto dello Stretto di Messina. Dopo esser intervenuto, il personale ha subito riscontrato che il malfunzionamento del depuratore era dovuto alla parziale rottura di uno dei sedimentatori. Inoltre, erano numerose le carenze nella gestione dei rifiuti e nello smaltimento dei fanghi di depurazione, che rendevano impossibile in alcuni periodi attuare sia la produzione che lo smaltimento degli stessi. L’ordine di sequestro, firmato dal Gip Maria Militello, è scattato sia per il depuratore comunale che per le aree circostanti dove sono stati ritrovati i rifiuti prodotti. Tutti i responsabili sono stati denunciati. (Veronica Crocitti)