Tra mille problemi ripulite le scalinate del centro, niente sciopero per Messinambiente

Le segnalazioni che arrivano dalle più disparate zone della città sono ogni giorno numerose. Richieste di intervento, immagini di sporcizia, immondizia, incuria, cittadini che chiedono a gran voce un servizio di pulizia degno di essere definito tale. Soprattutto pensando al fatto che si avvicina inesorabilmente l’introduzione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti che farà lievitare il costo del servizio a carico dei cittadini. Eppure gli sforzi che ogni giorno Messinambiente fa per tenere pulita la città sono tanti, nonostante i risultati visibili non siano sempre eccellenti. Effettivamente l’attività quotidiana di raccolta dei rifiuti non procede speditamente, spiega il commissario di Messinambiente Armando Di Maria, perché quando i mezzi si trovano a dover scaricare alla piattaforma di Pace in attesa di spedire l’immondizia in discarica non sempre ci sono a disposizione altri mezzi vuoti e dunque si resta bloccati, non potendo naturalmente lasciare i rifiuti a terra. C’è anche il problema del nastro trasportatore guasto ormai da circa due anni, per risolvere il problema ci vorrebbe circa un milione e mezzo di euro per acquistare almeno quattro mezzi e rimettere in funzione il nastro.

Nel frattempo però, oltre ai consueti servizi di raccolta, in questi giorni Messinambiente ha portato avanti una serie di interventi di bonifica e pulizia di tutte le scalinate storiche del centro città. Anche in questo caso non si contano le segnalazioni sulle pessime condizioni in cui normalmente versano queste scalinate. Messinambiente ha ripulito quelle di via XXIV Maggio, S. Anna, S. Gregorio, Rosa Donato, quella di via Lanzetta, la scalinata Caglià Ferro, la rampa della colomba e quella del Ringo. Vasta operazione di pulizia e bonifica anche su Fondo Fucile.

Intanto a Palazzo Zanca incontro tra i sindacati e l’amministrazione comunale per scongiurare lo sciopero del personale che era stato proclamato per venerdì. La fumata bianca è arrivata grazie alle rassicurazioni date dall’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua. Il Comune si è impegnato al pagamento immediato di una fattura alla società partecipata, pari a un milione e 300 mila euro, che verrà utilizzata per garantire ai lavoratori lo stipendio di settembre, mentre altri 370 mila euro sono stati liquidati oggi per pagare il Durc di settembre, entro la prossima settimana dovrebbero dunque arrivare gli stipendi.

Cauto il commento della segretaria generale Clara Crocé e di Carmelo Pino Segretario del settore: «Lo sciopero è stato scongiurato ma adesso Amministrazione e MessinAmbiente rispettino gli impegni presi, altrimenti la mobilitazione sarà dietro l’angolo». Sul fronte della riorganizzazione del servizio per il passaggio Ato-Srr, invece, Ialacqua ha informato di stare arrivando la procedure per la creazione dell’Aro, mentre sul futuro di MessinAmbiente l’assessore ha ribadito l’intenzione di rendere pubblica la società.

“Evitiamo l'ennesima emergenza rifiuti – sottolinea Testa – ma non risolviamo certamente i problemi dell'Azienda. Insomma si mette, ancora una volta, una pezza su un vestito ormai troppo logoro. Siamo stanchi di una città sporca a fronte di un servizio molto costoso: il trasporto e conferimento in discarica ci costa, da solo, oltre 12 milioni all' anno. Insostenibile”.“Pensiamo – conclude Testa – sia giunto il momento di pensare a un'azienda snella e moderna, protesa alla razionalizzazione dei costi e all’eliminazione degli sprechi, puntando a un sostanziale incremento di raccolta differenziata per abbattere i costi di gestione, dare certezze ai lavoratori e rendere le bollette meno salate per i contribuenti”.

Francesca Stornante