Costantino: “Accorinti serve a molti, è lo spauracchio per nascondere responsabilità”

Gli ultimi 20 mesi sono trascorsi accompagnati da un crescente malcontento nei confronti della Giunta Accorinti, colpevole di avere illuso i messinesi con la promessa di una rivoluzione che purtroppo non vedremo mai. Ho votato anch'io Renato ma dopo pochi mesi mi sono pentito amaramente della fiducia che gli ho accordato. Non sono mai stato nei cortei No Ponte o No Tir ma ho creduto,in buona fede, che qualcosa di nuovo avrebbe fatto bene alla città per troppo tempo nelle mani di Amministratori con l'anima arida.

Ho ascoltato in questi mesi numerosi dibattiti ed interrogazioni che avevano ad oggetto la cattiva e superficiale amministrazione della città condividendoli quasi tutti. Mi sono ad esempio indignato per la conferma del Comitato Vara all'epoca oggetto di inchiesta giudiziaria, per i bandi "copia e incolla" dei Servizi Sociali, per le critiche al Prefetto, per la gestione dei migranti, per l'incarico costosissimo al Balotelli dello Stretto (Le Donne), per la mensa nelle scuole, per l'incarico oneroso al team di Alessio Ciacci, per l'acquisto degli autobus usati di Torino, per il Commissariamento di fatto dell'ATM da parte della GTT di Torino, per la discarica di Pace, per il costo della TARSU e della TASI, per gli attacchi aggressivi a 'certa stampa', per la paradossale vicenda dell'Isola pedonale cancellata dai Tribunali, per gli atti economici della Giunta, presentati sempre all'ultimo minuto per costringere il Consiglio a votare a scatola chiusa, per il defenestramento dei Vigili Urbani nella concessione dei pass ai Tir, per la denuncia di mobbing del Comandante Ferlisi, per il nuovo matrimonio con Ferlisi, per la delibera anti Tir e per la ridicola occupazione del cavalcavia, per la vicenda dell' ospedale Piemonte, per l'irriconoscenza nei confronti di Saro Visicaro, della Marano e degli altri esperti che hanno lasciato la Giunta senza che nessuno gli dicesse grazie. E poi la felice idea di requisire il Villaggio 'Le Dune' a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria per ospitare i migranti, per il secondo Palagiustizia, per l'igiene cittadina, per le piste ciclabili a misura di gnomo. E ancora per il Capo di Gabinetto parente di un Assessore, per la vicenda Conti Nibali, per le stabilizzazioni nelle partecipate senza concorso, per i Vigili rimasti fuori, per la vergognosa vicenda di Casa Serena e per le condizioni igienico sanitarie in cui versano gli ospiti della struttura. Non posso dimenticare la nomina del Presidente dell' Ente Teatro e del suo Sovraintendente in palese conflitto d'interesse. Si potrebbe continuare ancora sui tanti limiti di Accorinti & Co ma nel momento in cui si poteva azzerare tutto, “17 eroici Consiglieri” hanno salvato, con il loro voto, la Giunta, il loro posto e la città. Da domani, grazie alla generosità di questi Consiglieri “la città sarà più ricca, con meno disoccupazione, con più servizi ed opportunità…..”.

La verità è che Accorinti serve a molti, e' lo spauracchio per nascondere le proprie responsabilità ed incompetenze.

Accorinti, suo malgrado, sta svolgendo perfettamente il suo ruolo, il copione che gli è stato scritto ed affidato da menti sottili ed astute che non rinunceranno mai a tenere in scacco Messina. È il capro espiatorio di colpe non sue; e' il giusto personaggio che permette a molti di far distogliere lo sguardo mentre si consuma l'ennesimo saccheggio e l'ennesimo furto. Chi c'è sopra o sotto Accorinti ha lucidamente programmato tutto; ha pensato ad ogni minimo particolare in barba all'intelligenza e all'onesta' della stragrande maggioranza dei messinesi.

La verità è che se Messina affonda altri guadagnano; le baracche, il precariato, la povertà, il bisogno sono necessari a chi continua a promettere un sogno che purtroppo non potremo mai sognare.

Questa volta Accorinti non c'entra proprio niente, non è colpa sua. Accorinti vive da sempre di critiche e di attacchi, ama solo stare al centro del mondo. Renato è un istrione, ama che si parli di lui sempre, non importa se bene o se male. E' sfacciato ed incoerente, ha la giusta arroganza e la parlantina, non teme le critiche e non ha vergogna. Come un bravo attore ha persino scelto il suo abito umile per andare in scena: magliettina, scarpe da ginnastica e sciarpa multicolor come la maggioranza che lo sostiene in Consiglio.

Da domani Messina rinasce,da domani cominceremo a pagare i debiti fatti da altri per buona pace dei 17 eroi che presto, vedrete,ricominceranno a criticare Accorinti.

L’altra sera tutti insieme cantavano "la storia siamo noi" ma in tanti non vogliono e non possono fare parte di questa triste storia.

Fabio Costantino