L’ex assessore Bisignano: “La città metropolitana di Messina, un treno da non perdere”

Ritengo che l’impegno del sindaco di Messina, Renato Accorinti, e del vicesindaco, Guido Signorino, per fare entrare Messina nella rete delle Città metropolitane, sia quanto mai lodevole. Solo che probabilmente sfugge un passaggio fondamentale: mentre le altre realtà territoriali, che fanno parte di questa rete e che stanno già attivando i meccanismi per quanto riguarda la pianificazione e lo sviluppo dei loro territori, sono state individuate come Città metropolitane da una legge nazionale, che ne individuava inizialmente nove, con l’aggiunta successiva di Reggio Calabria, Messina aspira ancora a questo risultato.

Ciò perché in Sicilia la riforma degli enti locali, che prevederebbe l’istituzione di tre città metropolitane, è ancora nel limbo e non si comprende, con i chiari di luna che ci sono alla Regione, come l’Ars possa approvarla entro il 31 luglio.

A questo risultato si potrà giungere solo se si riprende una forte azione di lobbying politico-istituzionale che miri anche, affinché questa nuova eventuale realtà territoriale abbia una minima valenza strategica, a coinvolgere tutto il territorio provinciale.

D’altronde, proprio la Città metropolitana di Reggio Calabria coinvolge l’intera provincia e vede la piena sinergia fra il Comune della città capoluogo e la Provincia di Reggio per attivare i meccanismi istitutivi dell’area metropolitana con il coinvolgimento di tutti gli altri 97 Comuni. Ritengo, quindi, che il modello da perseguire sia quello di una città/area metropolitana che possa costituire il tassello di un’area vasta ancora più grande. Solo così si potrebbero avere le carte in regola per fare parte a pieno titolo di quella rete delle nuove realtà metropolitane che si sta già delineando e che oltre tutto tende a disegnare un nuovo modello di sviluppo.

Michele Bisignano