Un lettore di Tempostretto: “Il no al Ponte significa dire no al futuro”

Non si capisce il perché il nostro sindaco è manifestamente contrario alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, quando è notorio che la realizzazione di questi imponenti viadotti, ovunque realizzati, viene accolta con soddisfazione riconoscendo che danno, sempre, una spinta in avanti al progresso economico ed all’apertura di nuovi mercati. Migliaia sono i ponti costruiti In America, In Europa, in Asia e in Africa. E per limitarci ai soli ponti sospesi, negli Stati Uniti d’America se ne sono costruiti a iosa. Altri se ne sono realizzati ovunque. Vedi l’Umber in Gran Bretagnal costruito nel 1981, il Grealt Beat in Danimarca costruito nel 1998, l’Akaschi Kaikyo in Giappone costruito nel 1998, il jianghn in Cina, costruito nel 1998 senza che in questi paesi si siano conclamati disastri ambientali. E si continua a costruirli. Ultimo, in tempi moderni, un altro imponente ponte è stato inaugurato il 26 Agosto 2016. Si tratta del più lungo e largo ponte sospeso costruito sul Bosforo in Turkia a Instabul, pur in presenza di un altro imponente ponte già funzionate ed in piena attività. Ponte che è stato costruito in soli 27 mesi ed alla cui realizzazione è notorio il contribuito di un’impresa italiana: L’Ansaldo. \ I ponti sig. Sindaco Accorinti, oltre a rappresentare la meraviglia dell’ingegneria, servono ad assicurare la continuità stradale e ferroviaria a località, città e regioni con lo scopo di avvicinare liberamente e senza ostacoli le persone che hanno necessità di superarne l’impedimento. Continuità che risolvono le problematiche che il traffico e le congestioni dei trasporti creano, a prescindere dagli scambi commerciali che conseguentemente si accrescerebbero, portando benessere e prosperità. La nostra città si avvantaggerebbe se il ponte sullo stretto di Messina si costruisse. Anzi sarebbe un’opportunità da non perdere se si valutasse, con consapevolezza, che il Comune ha accumulato debiti per cinquecento milioni di euro che gravano sulle spalle delle enerazioni future. Ritengo, pertanto, sconveniente invitare i propri cittadini, ad esprimere il NO AL PONTE con una mendace maglietta. La si usi, invece, per manifestare il SI all’acqua, perennemente carente, Il SI alla cura delle strade, eternamente dissestate e spesso carenti della indispensabile illuminazione, il Si alla pulizia ed al decoro della città visitata da migliaia di turisti che sbarcano dalle navi da crociera, sempre presenti nel nostro magnifico e lumino porto. Viceversa, il nostro Sindaco assente nei controlli della gestione economica e finanziaria del Comune, ha causato la crescita del debito di una ulteriore somma di euro 157.000. Infatti, sig. Sindaco, dalla sua elezione ad oggi, il debito è lievitato da 392.000 milioni di euro a 549.000 di euro superando la stratosferica somma del mezzo miliardo di euro. E con riferimento alla pretestuosa diceria che la costruzione del ponte non sarebbe fattibile senza la preventiva esecuzione delle opere che riguardano le ristrutturazioni ferroviarie e stradali, si deve ritenere che queste affermazioni sono false e fallaci, per la ragione che il ponte da costruire trova adempimento nella programmazione, attuazione e funzionalità delle opere predisposte in sede di progettualità, senza problemi. Infatti, i treni che viaggeranno sulle rotaie adatte per i treni ad alta velocità, quando attraverseranno lo stretto, continueranno il percorso da fare sulle previste ed identiche rotaie che percorrevano prima dello stretto. E sarà lo stesso per la circolazione dei camion e dei bisonti delle strade perché quando si troveranno nella nostra città, superati ponti aerei, piloni e gallerie, programmate nel contesto del progetto definitivo del ponte, avranno libero accesso alle ristrutturate autostrade per Catania e per Palermo. E’ incredibile E’ incredibile che un sindaco che ama la propria città, non percepisca che il NO Ponte significa NO alta velocità, NO autostrade e NO investimenti connessi alle infrastrutture che possano ridurre il vergognoso GAP tra Nord e Sud Italia. Oltre a tutto, a costo zero perché l’opera che rientra nel corridoio 1- Palermo -Berlino è finanziata dalla Comunità Europea.

Alfonso Trignano