Nicola Barbalace:”Il Pd di Messina deve battersi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto”

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in occasione dell’inaugurazione del nuovo elettrodotto di Terna ha annunciato entro dicembre 2016 l’avvio della fase operativa per la realizzazione dell’Alta Velocità Napoli – Palermo evidenziato la necessità di contenere al suo interno il PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA.

Il Sottosegretario di Stato Davide Faraone, leader dei Renziani Siciliani, nel suo libro “Sottosopra”, riprende, in maniera efficace, il tema della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, sovvertendo il principio secondo il quale prima è più importante sistemare le strade, realizzare le autostrade, le ferrovie e tutto ciò che rientra nel più classico cliché del “benaltrismo”, per poi restare decenni nello stallo assoluto in cui ci troviamo. L’impostazione politica data dall’On. Faraone è invece quella che vede il Ponte, una volta realizzato, come un obbligo per il governo del Paese ad adeguare la rete di infrastrutture interne delle regioni del Mezzogiorno d’Italia.

E’ proprio da qui che il Partito Democratico di Messina deve ripartire!!!

Invece che stare fermi e continuare ad aspettare che si decidano in altri lidi le sorti della nostra Città è arrivato il momento di rivendicare, ma soprattutto esercitare il ruolo che ci spetta ovvero il ruolo strategico di Città Metropolitana porta della Sicilia.

Dobbiamo si, come dice Faraone, confrontarci liberamente, senza schemi ideologici, che su un’opera non hanno alcun significato, ma dobbiamo farlo subito ed in fretta. Dobbiamo ripartire, consapevoli che proprio perché se ne parla da un secolo, non si deve perdere il lavoro fatto fin qui. Mi piace ricordare che il Consiglio Comunale di Messina ha esitato una delibera frutto di un lavoro svolto nella commissione consiliare Ponte, dopo aver ascoltato tutti gli attori coinvolti, e che cercò di spostare in alto il livello del dibattito sulle opere connesse, riuscendo a cogliere l’occasione per proporre un disegno nuovo della Città tutta, approfittando, per fare un esempio, dello spostamento della Stazione Centrale. Quello spostamento libererà la Città dalla schiavitù dei binari che alzano un “muro” tra il centro cittadino e la zona più bella che Messina offre, il Waterfront, che è già stato oggetto di un Piano Strategico elaborato dagli uffici comunali. Questo percorso accelererebbe contestualmente anche la riqualificazione della Zona Falcata, attenzionata dal Governo Regionale con il cosiddetto “Patto per la Falce”, che non vedrà mai attuazione senza un lavoro continuo dell’intera classe dirigente politica messinese. IL PD messinese deve farsi promotore di un confronto serrato con il Governo Nazionale riguardo alle risorse necessarie per la realizzazione dell’opera. Non è più possibile continuare a mortificare i nostri territori che vedono spendere sempre al Nord le risorse pubbliche per le infrastrutture!! La politica deve riappropriarsi del proprio ruolo, discutere confrontarsi ma soprattutto decidere in fretta !!!

Non prendiamo più in giro la nostra gente! Il reperimento delle risorse è un problema unicamente di decisioni che spettano alla Politica! Ci sono i fondi pubblici del PO FESR 2014 2020 destinati alle Aree convergenza, si potrebbero utilizzare tutti i fondi in fase di disimpegno e destinarli all’opera imbastendo una interlocuzione politica forte con la commissione Europea che non si capisce perché debba porre ostilità ad approvare riprogrammazioni, per finanziare un’infrastruttura considerata strategica all’interno del corridoio europeo trasnazionale.

Basterebbe verificare a quanto ammonta il saldo negativo tra i contributi che versiamo alla Comunità Europea e le risorse rientrate in Italia negli ultimi anni.

I miliardi di euro, MILIARDI!!!, a segno –, che vengono fuori da questo calcolo e che rappresentano risorse che NON abbiamo speso e non spendiamo, sono il punto da cui partire per smetterla col piangerci addosso e rimboccarci le maniche per avviare una programmazione seria, che insieme allo stanziamento di fondi nazionali, ed alla possibilità di integrare tutto questo con strumenti di programmazione finanziaria che coinvolgano le più grandi ed importanti imprese, ci porterà sicuramente a trovare le risorse da destinare alla realizzazione dell’opera.

Il Partito democratico deve fare la sua parte!

Il PD di Messina è da qui che deve ripartire, facendo tesoro della volontà del Governo Renzi, attraverso l’azione politica che l’On. Faraone sta mettendo in campo, girando “sottosopra” lo schema “prima le strade poi il ponte” noi diciamo “facciamo il ponte e con il ponte tutto il resto”. Solo così potremo esercitare il ruolo politico di protagonisti che i messinesi ci chiedono.

ing. Nicola Barbalace Componente Direzione Regionale del PD Sicilia