La nota stonata dell’ensemble e del coro dell’Ersu: gli esterni chi li paga?

Un’orchestra ed un coro polifonico dell’Ersu di Messina? Bella idea. Ma a lume di naso e leggendo ciò che fin qui è accaduto pare assai strano che il progetto possa andare in porto. A meno che…

Ma andiamo con ordine. A metà settembre circa la prima notizia viene dal sito dell’Ersu che pubblica un avviso di selezione per strumentisti e voci per l’allestimento di un’orchestra, poi derubricata in ensemble, da reperire fra gli studenti, il personale tecnico-amministrativo e i docenti dell’Università di Messina. Il giorno 21 dello stesso mese si svolgono le selezioni e nel sito Ersu appare una graduatoria di una dozzina di strumentisti e giusto la metà di coristi.

E quindi la domanda sorge spontanea, come si fa a comporre coro ed orchestra? Sovviene quindi il comunicato iniziale in cui il direttore artistico Gianfranco Carbone Fiumara scrive che i coristi messinesi e gli strumentisti saranno integrati da componenti del Coro lirico siciliano e da elementi del Conservatorio Corelli. E stasera c’è la prima. Non è chiaro di quanti strumentisti si componga l’Ensemble appena formato dell’Ersu. E non è altrettanto chiaro nemmeno di quanti coristi sarà composto il coro polifonico, posto che almeno 4 voci per ruolo dovrebbero esserci e dato che i ruoli sono quattro (tenori, soprani, contralti e bassi) va da sé che il coro dovrebbe essere composto da almeno sedici elementi. Ma dato che dalla selezioni vengono sei coristi, gli altri saranno ingaggiati dall’esterno. Dunque si presume che ci sia un costo per l’ingaggio del resto delle formazioni. E su quali fondi graverebbero questi presunti costi non è dato sapere.

Come resiste anche un altro interrogativo. Perché non si sono interpellati studenti, impiegati e docenti dell’Università di Messina che hanno partecipato al corso biennale di canto corale, istituito dall’Università e che ha avuto come direttore il compianto Eugenio Arena?. Nel 2002 infatti su suggerimento di Enrico Mormina, già funzionario dell’Università e uomo di cultura, per iniziativa del Centro orientamento diretto allora da Paola Radici Colace, professore di Filologia Classica a Lettere, era stato conferito a Eugenio Arena, già docente di esercitazioni corali presso il Corelli, l’incarico di organizzare un corso biennale di canto corale nell’anno accademico 2002-2003 per gli studenti, i docenti ed i non docenti dell’Università. L’iniziativa ebbe il successo sperato e fu approntato un organico di circa 40 cantori suddivisi nei quattro ruoli. L’iniziativa fece rumore ed il coro, una volta accreditato nei vari siti di musica corale polifonica, fu invitato a far parte del coro interuniversitario nazionale composto nella primavera del 2003 per celebrare la consegna al beato Giovanni Paolo II della laurea honoris causa da parte della Sapienza, Università di Roma.

Con la scomparsa di Eugenio Arena il coro, che aveva cantato nelle diverse cerimonie accademiche, sospese la propria attività in attesa di un nuovo direttore e concertatore. (Lorenzo Ferrigno)