Politica

Ospedale Piemonte, il professor Diego Celi: “Il dovere della verità”

Il tentativo di cancellare dalla geografia sanitaria regionale l’Ospedale Piemonte è vetusto. Ripercorrerne la storia richiederebbe molto tempo ed annoierebbe i lettori. L’ospedale ,tuttavia, ha resistito fino ad oggi ai terremoti dei governi regionali succedutesi: forse perchè è figlio del terremoto.

Dal luglio del 2014 il Piemonte è sotto l’attacco dell’Isis. Con ogni mezzo si è cercato di annientarlo. Motivazioni addotte sono state l’assenza di procedure terapeutiche: impossibilità di eseguire una angioplastica, mancanza di neurologia e neurochirurgia. Queste manchevolezze sono state giudicate pericolose per gli utenti del Pronto Soccorso del nosocomio di Viale Europa. Ricordo a me stesso che a sud ed a nord dell’Ospedale Piemonte esistono due siti ove l’angioplastica viene eseguita nei tempi previsti. I flussi Emur ( tempi intercorsi fra la diagnosi di infarto ed esecuzione dell’angioplastica) dell’Assessorato lo documentano. Ma se ció non fosse vero, invece è certificato, dovrebbero chiudere tutti gli ospedali della zona tirrenica e finanche un ospedale capoluogo di Provincia (Enna). Poichè sento parlare di epidemiologia è bene precisare che : a) nella fascia di etá centrale ( 25-64anni), i tumori maligni sono la causa principale di morte; b) fra i 65 e gli 84 anni invece le cause principali di morte sono le cardiopatie ischemiche e le malattie cerebrovascolari. A nord ed a sud del Piemonte esistono due strutture ospedaliere che fronteggiano queste patologie. Le argomentazioni addotte pertanto sono pretestuose.

Il Piemonte doveva diventare polo materno-infantile. All’improvviso scompare anche l’ostetricia e ginecologia. Eppure dovrebbero essere chiusi i punti nascita con meno di 500 parti l’anno. Vien da pensare che la legge si applica per i nemici e si interpreta per gli amici.

La legge Balduzzi abroga i doppioni: esatto. La legge prevede,peró, una valutazione a fine 2017. Per il Piemonte la valutazione è già stata fatta (.. esemplare tempismo).

La mission dell’Ospedale ,che si vuole chiudere con ogni mezzo , è l’emergenza -urgenza. Lo afferma la Protezione Civile e non mi sembra che ad oggi il piano della Protezione Civile sia cambiato. Perchè allora si è fatto ogni tentativo per delegittimare questo Ospedale? Come per i profughi che attraversano il deserto per cercare una nuova vita, i Neurolesi offrono il barcone. Grazie. Il barcone porterá l’Ospedale nella terra promessa? In altre parole il Piemonte resta Ospedale o diventa un eccellente Centro Riabilitativo? La domanda deve avere una risposta sincera. I cittadini debbono sapere.

Esiste un nesso inscindibile tra verità e democrazia perchè la menzogna inganna il cittadino sullo stato delle cose e quindi gli impedisce di esercitare efficacemente i suoi diritti politici. La verità sta alla democrazia come la menzogna sta alla sua assenza.

Diego Celi- Ex Capo Dipartimento Chirurgico AOR Papardo-Piemonte