Si può dire che oggi l’isola permanente in via dei Mille è inopportuna?

L’isola pedonale permanente in via dei Mille, alle attuali condizioni, può essere inopportuna. E' possibile dirlo senza essere tacciati di inciviltà e arretratezza? A prescindere dall’opposizione politica di quei consiglieri che approvano di tutto e poi bocciano l’isola (anzi si astengono) per partito preso.

Si dice che gran parte dei cittadini l’apprezza. Certo, via dei Mille pedonale è indiscutibilmente molto più bella ché aperta al traffico, ma non è questo il punto. Anche via Giordano Bruno, per fare un esempio vicino, opportunamente allestita, sarebbe molto più bella. E anche altre vie del centro. Ma bisogna fare delle scelte. Via dei Mille lo meriterebbe di più perché ci sono dei commercianti che ci scommettono da anni e se ne prendono cura, ma non basta.

L’insistenza su via dei Mille stride ancor più se si pensa che è parallela al viale principale della città, ridotto ad un "inferno". Come si può chiedere a gran voce l’isola permanente in via dei Mille e non spendere neppure una parola su un viale invaso da automobili in transito e in divieto di sosta tollerato, mentre i cittadini sono spesso costretti a passeggiare su marciapiedi stracolmi? Ad alcuni commercianti può forse stare bene così, ma non certo ai messinesi.

L’amministrazione comunale ribadisce di non esser contraria all’isola anche sul viale San Martino. Ma i provvedimenti dicono il contrario, è sempre privilegiata via dei Mille, come anche nelle festività attuali. Invece è proprio dal viale San Martino che si deve iniziare per poi, in un secondo momento e se le condizioni lo consentono, aggiungere la via dei Mille.

Le isole pedonali o comunque le zone a traffico “limitatissimo” sono sulle strade principali, e non sulle parallele, a Reggio, il corso Garibaldi, e a Catania, la via Etnea, tanto per fare l’esempio delle due città a noi più vicine, ma così anche in numerosi altri capoluoghi. Anche lì inizialmente i commercianti non erano d’accordo, ora un passo indietro sarebbe impensabile. E non è l’unico elemento discriminante.

L’isola pedonale sul viale San Martino non avrebbe alcuna conseguenza sul traffico perché naturale proseguimento di piazza Cairoli, già opportunamente pedonalizzata. La via dei Mille, invece, ha inevitabili ripercussioni perché si tratta di chiudere un’alternativa viaria ed infatti, in periodo natalizio, il traffico in via Garibaldi e via Tommaso Cannizzaro “impazzisce”.

La linea tranviaria consente il transito dei mezzi di soccorso, più difficile in via dei Mille. Un’isola pedonale in viale San Martino non eliminerebbe alcun parcheggio e anzi riporterebbe l’ordine lì dove non c’è, in via dei Mille, invece, si perdono circa 200 posti auto, praticamente l’equivalente di un multipiano, mica roba da poco. Vero è che bisogna incentivare il trasporto pubblico a scapito di quello privato ma è altrettanto vero che bisogna andare per gradi.

Il primo provvedimento logico è un’isola pedonale sul viale San Martino, almeno fino all’incrocio con via Santa Cecilia. Su questo, la città è già in ritardo di almeno dieci anni, perché c’è da pensare ad un intero nuovo progetto (a dire il vero diversi studi di architettura ne hanno proposti alcuni, in foto ad esempio quello dello studio Moduloquattro) che preveda un unico piano di calpestio al posto di marciapiedi e asfalto, così anche a piazza Cairoli. Lì dove, ad esempio, si sta mostrando difficilmente sopportabile per la viabilità la pedonalizzazione del lato mare. E’ ovvio che l’intera piazza pedonale è apprezzabile ma sono altrettanto evidenti i disagi in via Giordano Bruno, in via Ugo Bassi e nelle perpendicolari tra le due strade. L'isola pedonale sul lato monte di piazza Cairoli, invece, non crea alcun problema alla viabilità proprio grazie all'alternativa di via dei Mille, che verrebbe a mancare.

Bisogna poi letteralmente “spingere” gli automobilisti al Cavallotti e al nuovo La Farina, impedendo fisicamente il parcheggio nelle vicinanze. Non si parla, ovviamente, dei parcheggi a pagamento già presenti in strada, ma di quelli “selvaggi”. Fin quando non verranno messi i dissuasori di sosta, i messinesi continueranno a sostare pur di non pagare neppure un euro, consapevoli che le multe sono rare.

Se la città dovesse reggere sia la pedonalizzazione di viale San Martino sia quella di via dei Mille, tanto di guadagnato. Ma potrà avvenire solo nel momento in cui si riuscirà a liberare le strade intorno, riempiendo i multipiano e i mezzi pubblici. Iniziare dalla via dei Mille e lasciare il viale San Martino nelle attuali condizioni è come sistemare le tende senza preoccuparsi del tetto in una casa in cui piove dentro.