“Il talento è un patrimonio sociale, la raccomandazione è un crimine sociale”

L’inchiesta Pacta servanda sunt che ha portato all’arresto di due professori universitari per un concorso truccato ha aperto un dibattito, legato in gran parte alle conseguenze che un sistema basato sulla raccomandazione causa alla società ed alle giovani generazioni. Da un lettore di Tempostretto abbiamo ricevuto questa riflessione che pubblichiamo integralmente.

“ Questa città e' molto più misera di quanto si possa pensare; votata a grandi mete e obiettivi, si accontentata di poche briciole a buon mercato. Se solo avessimo il coraggio di dire basta, se solo fossimo capaci di gridare i nostri 'no' in ogni occasione. Un grande amico che vive e lavora a Milano da 40 anni, Domenico Barrila', figlio di questa terra, qualche anno fa' conio' uno slogan che successivamente divenne anima di un movimento culturale di un piccolo Comune lombardo: "La Raccomandazione e' un Crimine Sociale" . Questo slogan ha permesso ad una giovane donna di vincere le elezioni a Sindaco e ad avviare una rivoluzione culturale inimmaginabile. Oggi Crema e' diventata laboratorio di politiche innovative in cui la 'raccomandazione' viene realmente considerata un disonore. Il discorso d'insediamento di quel Sindaco inizio' con queste parole: << Il talento e' un patrimonio sociale, la raccomandazione un crimine sociale>>. Promise, inoltre, di sollevare chiunque della sua giunta avesse ceduto a favoritismi; mantenne le promesse. Qui ci dobbiamo accontentare di un Sindaco di buoni ideali, istrionico per natura, ottimo inventore di slogan ma impreparato a gestire una città che e' ormai arrivata a toccare il fondo. Forse noi Messinesi meritiamo ciò che abbiamo perche' premiamo sempre chi meglio riesce a mimetizzarsi in questa squallida giungla. Lo "psichismo" di questa città e' malato; le idee, i pensieri, i progetti che produce sono sintomi della " sindrome sociale" da cui e' affetta. Messina e' malata di " Depressione", e' abulica, anedonica, insonne, inappetente. Come i depressi e' arrabbiata e amimica; ha persino una cronica diminuzione della libido. A tratti sembra produrre imminenti " deliri di rovina" e " pensieri suicidari". Non le mancano le allucinazioni che le fanno vedere 'il brutto al posto del bello ed il bello al posto del brutto". E poi quella 'odiosa nostalgia' del passato che le fa' dimenticare in fretta gli abusi e i maltrattamenti subiti. Qualche anno fa il Sacerdote che celebro' il funerale della prima vittima dell'influenza H1N1 senza che dentro la cassa ci fosse il morto rispose al clamore mediatico dicendo:<< tanto la gente dimentica in fretta>>. Aveva proprio ragione, Messina dimentica troppo in fretta. Speriamo solo che i suoi disturbi di memoria non preannuncino una malattia più grave ed incurabile: la demenza senile. Se non fosse una città meriterebbe un Trattamento Sanitario Obbligatorio ( TSO). Per superare, infine, il fenomeno della raccomandazione proporrei la "segnalazione pubblica". Chi vale viene segnalato pubblicamente da uno sponsor pubblico ( professori universitari, politici, direttori di giornali ecc.) che se ne fa garante. Se il "segnalato" confermera' il suo valore ne godrà la comunita' e lo sponsor. Se , invece, si rilevasse un asino sapremmo chi cercare: lo sponsor”.

Fabio Costantino