Casa Serena: l’affondo dei consiglieri Sindoni e Zuccarello su disagi e vergogne

“Per quest’amministrazione gli anziani di Casa Serena sono solo un problema, stanno riuscendo a fare peggio del commissario Croce. Per loro quando un anziano va via è solo una stanza che si chiude e un pezzo di servizio in meno da dare. Dovevano Cambiare Messina dal basso ed essere accanto agli ultimi invece è proprio dei più deboli che si disinteressano”. Non lesina bacchettate alla giunta Accorinti il consigliere comunale del Pd Daniele Zuccarello che insieme alla collega di partito Donatella Sindoni, presidente della Commissione servizi sociali, ha acceso i riflettori sul capitolo “Casa Serena”, che tutto è ormai, come ha chiarito la Sindoni “tranne che una famiglia per gli anziani che sono ospitati”.

Quella di Casa Serena è una telenovela iniziata nell’era Buzzanca, continuata nel periodo del commissariamento Croce e non ancora risolta dall’amministrazione Accorinti che si limita a proroghe di volta in volta senza accennare ad una idea progettuale a lungo o a medio termine.

“L’assessore Mantineo ci dica cosa vuole fare, se ha un progetto in merito al futuro dei Casa Serena- prosegue Zuccarello– piuttosto che continuare con la politica del “tirare a campare” che quest’amministrazione adotta ormai in tutti i settori. L’unica progettualità che è stata riuscita a portare avanti è stabilire i turni per i riscaldamenti o l’acqua calda nella struttura. Un comportamento che dimostra persino più rigore e freddezza di fronte alle generazioni che tanto hanno dato alla città, che neanche il commissario ha mai mostrato”.

E’ stata la presidente della Commissione servizi sociali, che in questi mesi ha dedicato numerose sedute e audizioni alla vicenda a spiegare nei dettagli come nell’arco di quest’anno le condizioni degli anziani siano peggiorate nel silenzio di tutti. “C’è un vecchio detto: chi tace acconsente- ha detto la Sindoni- In questo caso io direi, chi tace diventa complice e noi consiglieri non vogliamo esserlo in alcun modo. Per noi la conservazione del posto di lavoro non può basarsi in alcun modo sulla vessazione degli anziani. Per loro Casa Serena deve essere una famiglia e non un luogo in cui l’acqua calda si ha tre ore al giorno e chi protesta resta senza cena”.

La Sindoni si è soffermata su quanto emerso in sede di Commissione, chiedendosi come mai nonostante l’impresa Musumeci abbia vinto l’appalto per la messa in sicurezza dello stabile a marzo a tutt’oggi i lavori non siano iniziati. Da sottolineare che il possibile rientro degli ospiti che nel frattempo sono stati trasferiti in altre strutture è legato proprio al completamento di questi lavori.

“Mi chiedo come mai dopo sei mesi non siano iniziati- ha detto- e perché nessun dirigente del Comune si è posto la domanda o ha fatto qualcosa in merito. L’assessore Mantineo dichiara che non è sua competenza, ma mi chiedo che cosa si voglia fare di una struttura che secondo noi deve essere rilanciata non abbandonata”. Sindoni e Zuccarello si sono poi soffermati sulla pianta organica e su quanto accaduto negli ultimi mesi in seguito alla riduzione del personale di pari passo con le vicissitudini di Casa Serena. Attualmente gli anziani ospitati sono 49, e gli operatori 52 (una media di oltre una persona ad anziano), ma nonostante ciò la qualità della vita e del servizio è andata peggiorando. C’è da chiedersi come mai ad esempio ci sono 3 caldaisti (e l’acqua calda viene erogata tre ore al giorno) e solo 1 infermiere (per 49 anziani…). E come mai, ha rilevato Zuccarello, anziani per i quali si spendono 150 euro al giorno, non sono assistiti in modo adeguato.

“A fronte del taglio di 11 dipendenti della cooperativa che costavano 8 mila euro, si hanno però un direttore, un vicedirettore ed un assistente sociale per un totale di 11 mila euro- ha continuato la Sindoni sottolineando le stranezze- Nel frattempo la cooperativa che gestisce Casa Serena, “Azione sociale”, ha diffuso un lungo elenco di servizi che non garantisce più, tutti legati all’assistenza. E quando poi un anziano ne parla con l’assessore viene punito così come ha denunciato Andrea Cucinotta di Cittadinanzattiva alla Commissione. Noi vogliamo che Casa Serena resti aperta e garantisca condizioni dignitose, non si baratta il mantenimento di un posto di lavoro con i diritti di chi è ospitato”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche il capogruppo Pd Paolo David “Questa è la battaglia del partito democratico, andremo avanti fino in fondo”, il capogruppo dei Progressisti democratici Francesco Pagano, la consigliera del Megafono Nora Scuderi, per sottolineare come le sorti di Casa Serena stiano a cuore all’intero consiglio comunale. “Ringrazio i capigruppo del Pd per essere qui- ha commentato Zuccarello- perché all’inizio ero solo a fare determinate battaglie e adesso stiamo aumentando di volta in volta”.

Presente anche il presidente della cooperativa Azione sociale, Giovanni Amendolia, che ha provato a ribattere al fuoco di domande e contestazioni. Sembra che la ditta abbia finalmente annunciato che i lavori inizieranno il 1 ottobre. Quanto alle bizzarrie della pianta organica ed al fatto che tutti siano ausiliari e manchino ad esempio, gli animatori o il servizio di segretariato sociale, Amendolia ha replicato che la responsabilità non è della cooperativa ma “è stata l’amministrazione a predisporre, in seguito alla riduzione a 52 lavoratori le mansioni e le figure anche perché i contratti di solidarietà prevedono sia orizzontale e non verticale. In ogni caso per noi il 31 ottobre il servizio finisce e se non si trova una soluzione non può essere certo nostra responsabilità”.

Rosaria Brancato