Crocetta firma il decreto, Accorinti è sindaco metropolitano di Messina

Sarà costato un po’ al governatore apporre la firma al decreto che spiana la strada ad Enzo Bianco e Leoluca Orlando a sindaci metropolitani (visto che ha trascorso l’ultimo anno per cercare di evitarlo) ma ormai il dado è tratto. Nelle scorse settimane l’Ars ha recepito integralmente la riforma Delrio e dopo 3 anni di balletti sulle ex Province anche in Sicilia sono nate le Città Metropolitane. Nei prossimi mesi ci saranno i passaggi tecnici ed a settembre le elezioni dei presidenti dei Liberi Consorzi e l’insediamento dei Consigli e delle Giunte Metropolitane, ma nel frattempo Crocetta ha firmato il decreto che affida a Renato Accorinti, Enzo Bianco e Leoluca Orlando la guida rispettivamente delle Città Metropolitane di Messina, Catania e Palermo. E’ solo un passaggio intermedio, ma pieno di sostanza, perché dopo 3 anni persi in chiacchiere finalmente cogliamo i frutti di una riforma che in riva allo Stretto ha portato un grande risultato, proprio la Città Metropolitana. Grazie poi ad un emendamento proposto dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone Messina potrà puntare anche ad un’area più vasta, l’Area integrata dello Stretto. C’è ancora un altro passaggio importantissimo da superare e cioè l’insediamento di Consiglio e giunta metropolitani e saranno scintille, perché arriva la “carica dei 108” sindaci con i singoli eserciti e in vista delle elezioni di secondo livello si affilano le armi.

Intanto il commissario straordinario dell’ex Provincia, Filippo Romano, unico caso nell’isola rimasto in proroga dalla primavera del 2013 ad oggi, ha già convocato per domani mattina alle 12 una conferenza stampa. Romano, viceprefetto, è considerato vicino all’Udc di D’Alia e Ardizzone, ed ha ereditato un Ente in panne, così come le altre ex Province, e sull’orlo del default a causa anche delle drastiche riduzioni dei contributi del governo.

L'ultima considerazione è di tipo politico. Come qualsiasi cronista politico di questa città sa da adesso la poltrona di Accorinti è molto meno salda e la fine del mandato più vicina. La poltrona di sindaco metropolitano ha una valenza che va ben oltre quel che si può credere oggi, tenendo in considerazione anche il fatto che la strada per lo sviluppo e per avere risorse europee è proprio quella che passa dall'ex Palazzo dei Leoni. Da domani partono le grandi manovre. Se Orlando e Bianco "gongolano" per aver vinto una battaglia, Accorinti, che ha sempre dichiarato di non essere interessato a quel ruolo, sa invece che proprio adesso cominciano le grandi manovre…

Rosaria Brancato