Distributore San Licandro: dopo l’“apparizione” in consiglio comunale, il V quartiere ribadisce il proprio “no”

La trattazione del doceumento è stata rimandata alla prossima seduta di consiglio (domani, giovedì ore 18, ndr), ma con tutta probabilità verrà ulteriormente rinviata al dopo approvazione del bilancio di previsione. Parliamo della delibera di presa d’atto dell’iter procedurale per la realizzazione del distributore di San Licandro da parte della ditta Elios Petroli che, lo ricordiamo, per mano del proprio legale Carmelo Briguglio ha presentato ricorso al Tar di Catania contro il Comune e la V circoscrizione (vedi correlato). La società, infatti, ritiene di avere tutte le carte in regola per procedere alla costruzione, lì dove attualmente sorge un agrumeto secolare, una delle ultime zone verdi di San Licandro. Parere nettamente opposto a quello del quartiere, promotore, quasi un anno fa, di una mobilitazione popolare che ha visto coinvolta l’intera cittadinanza e che, così come nel caso dei Campetti di Pompei, ha “scosso” anche le aule politiche.

La questione, come detto, è stata toccata “di volata” durante il consiglio di ieri. Sebbene, infatti, non si sia alla fine entrati nel merito, la proposta di trattazione della delibera, nell’ambito della sessione comunale di bilancio, è apparsa decisamente “inusuale”. Lo sottolinea il consigliere Cucinotta: «La delibera non andava trattata, ma a quel punto, così come richiesto anche dal collega Gennaro, era da votare, anche perché sarebbe stata respinta». Di diverso avviso Capurro che ha invece “preso tempo” chiedendo di affrontare l’argomento alla presenza del presidente Russo: «Una richiesta superflua – sottolinea ancora Cucinotta – perché il quartiere ha già più volte espresso l’assoluta contrarietà, fornendo tutta la documentazione del caso».

Un “no” ribadito a chiare lettere dal presidente Russo anche in una nota di questa mattina: «Il Consiglio della V Circoscrizione ribadisce la propria ferma e decisa contrarietà all’approvazione dell’iter progettuale che scaturirebbe dalla delibera di presa d’atto di cambio di destinazione d’uso che è attualmente inserita nell’elenco degli affari del Consiglio comunale. L’ultimo polmone verde, la collina ad agrumeto di San Licandro, non dovrà soccombere alla solita logica rapace che ha distrutto la prospettiva di futuro di questa città. Si tratterebbe, tra l’altro, dell’ottavo distributore nel raggio di circa 1 km». La circoscrizione si dice dunque pronta a tutto e programma per le prossime settimane una seconda assemblea popolare del rione San Licandro, per far sentire ancora una volta l’opposizione di un intero quartiere. (ELENA DE PASQUALE)