Sciopero esattori del Consorzio Autostrade, domani si replica

Mercoledì scorso il primo sciopero, domani il secondo. E se dal punto di vista dell’adesione il risultato può dirsi soddisfacente, non altrettanto dal punto di vista degli effetti. Gli addetti all’esazione dei pedaggi del Consorzio Autostrade Siciliane che si sono astenuti dal lavoro sono stati sostituiti da altri. Un comportamento contrario – secondo la Cub Trasporti – a quanto stabilito dalla Commissione di Garanzia, “svilendo e tentando di limitare così l’effetto alla partecipazione dello sciopero. Alcuni capistazione e Ceo (ufficio turni), inoltre, hanno assunto un comportamento disincentivante allo sciopero con la conseguenza che alcuni lavoratori già propensi a scioperare, preoccupati dalle conseguenze alle quali sarebbero incorsi, hanno desistito. Il nostro ufficio legale ha già attivato le denunce circa queste gravi violazioni. La lotta continuerà fino a quando l'apertura del negoziato non avrà garantito la restituzione del maltolto”. In considerazione di questi fatti, il sindacato preannunzia possibili iniziative spontanee con sit in su tutto il territorio siciliano.

La Cub ricorda i motivi oggetto della vertenza:

1) La sistematica elusione del confronto sindacale con la scelta di questa amministrazione di non favorire alcun incontro sindacale o peggio ad impedirlo, nonostante le ripetute e infruttuose richieste sin dal 08/10/2012, le quali vengono regolarmente ignorate;

2) Il sottodimensionamento della pianta organica con pesante carenza del personale d’esazione pedaggi e gli eccessivi carichi di lavoro;

3) L’illegittimo blocco delle ferie residue e riduzione di quelle estive attraverso note del 14/5/2014 prot. 01/Le, in linea con quelle degli scorsi anni oggetto di grave violazione in materia della legge sull’orario di lavoro e nonostante il CAS sia già stato sanzionato (8,3 milioni di euro) dall’ispettorato del lavoro attraverso circostanziate denunce della CUB Trasporti;

4) La mancata programmazione di chiamate del personale trimestrale per il turn-over estivo;

5) La pessima organizzazione lavoro con particolar riferimento ai servizi di maggiormente sofferenza all’esazione dei pedaggi;

7) L’anomala e discriminante utilizzazione oraria (tre orari di lavoro diversi e contrattualmente non previsti) del personale Part-time;

8) Spostamenti di personale arbitrari in difformità di regole con assidua e palese disparità di trattamento;

9) Ottusa ostinazione interessata privo di disdetta di un consolidato CCNL in cambio di un etereo c.d. CCRL illegittimo ed inapplicabile, concordandolo con sindacati di comodo che nonostante non rappresentativi e privi di mandato dei lavoratori ne redigerebbero accordi a perdere per i medesimi.