Il VI quartiere protesta: “Le sedi di Castanea e Rodia sono di proprietà comunale”

La decisione sembra essere definitiva. I centri servizio circoscrizionali di Bordonaro, Briga Marina, Castanea e Rodia chiuderanno definitivamente il 30 novembre. Così è stato deciso dal commissario Croce che ha confermato la delibera del 25 ottobre. Ma i rappresentanti del quartiere non si arrendono e domani alle ore 11.30 saranno in riunione presso la sede del commissario Croce con il presidente e alcuni consiglieri della sesta circoscrizione.

La finalità dell’incontro è trovare una soluzione al problema. Per i residenti nei villaggi di Castanea e Rodia il riordino creerebbe, infatti, diversi disagi. Il nuovo riferimento è la quarta circoscrizione di Ganzirri. “Troppo lontana e ingiustificata”, lamentano i rappresentanti. Gli altri villaggi sono stati conglobati nelle circoscrizioni vicine (da Briga, bisognerà spostarsi nella sede del I quartiere, a Tremestieri. Da Bordonaro, in quella del III quartiere, a Camaro), mentre i due restanti quartieri sarebbero stati penalizzati.

Non sono solo i criteri logistici a essere contestati, ma anche quelli di economicità. Infatti, i rappresentanti del sesto quartiere, all’indomani della determina, avevano chiesto il dietro front di Croce in quanto gli immobili dei centri servizio di Castanea e Rodia sono di proprietà comunale, e di conseguenza non comportano una spesa eccessiva, tale da giustificarne l’abolizione. Non ha senso, in questa logica, la chiusura delle due sedi per cui viene ancora chiesto un passo indietro.
Sembra però che il tempo-limite sia scaduto e la decisione irrevocabile. Domani, sapremo, se l’ultimo tentativo ha avuto successo.