Taormina, automedica in fase sperimentale. Lo Snami: “E’ uno spreco di risorse”

Il riordino del Servizio Sanitario di Emergenza Urgenza 118 in Sicilia potrebbe non aver risposto alla funzione, appunto, di ordine. Semmai, è stato peggiorato. Questo almeno è quello che pensa Nino Grillo, Responsabile provinciale Emergenza Territoriale, in relazione all’allocazione dell’automedica nel distretto di Taormina, ancora in fase sperimentale: “Di certo questo servizio creerà non poche problematiche allo stesso buon funzionamento del servizio Seus 118 locale”, aveva dichiarato, definendo il servizio “già di per sé caotico e sopra dimensionato”.
Il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani considera infatti uno spreco di risorse il mantenimento della suddetta automedica, un di più inutile e, oltrettutto, male organizzato.
“Nel distretto di Taormina – ha dichiarato Nino Grillo- al momento gravitano 4 ambulanze medicalizzate (Letojanni e Taormina più due Punti territoriali d’emergenza con relative ambulanze, una a Santa Teresa Riva e l’altra a Francavilla). Per il completamento orario dei medici che vi operano, in queste postazioni vengono raddoppiati dieci turni per le ambulanze e cinque turni per i medici del Pte per un totale di 30 turni mensili. Noi riteniamo che questi medici potrebbero medicalizzare l’auto medica per 30 giorni in orario diurno, dalle 8 alle 20 e senza costi aggiuntivi, ma sfruttando le ore già in uso».
Questa sostanzialmente la proposta dello Snami, in merito all’emergenza sanitaria territoriale, che ha richiesto un incontro urgente con il direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, Francesco Poli, per discutere della situazione.