Circa un mese fa il commissario Croce aveva incontrato i sindacati per discutere del futuro de tantissimi precari del Comune di Messina in attesa, da sempre, della stabilizzazione. Precari che invece in questi ultimi mesi hanno tremato di fronte allo spettro del dissesto perché in caso sarebbero stati i primi ad essere tagliati dopo anni e anni di lavoro all’interno degli uffici comunali. Il Commissario Croce aveva garantito che avrebbe discusso il problema con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è trascorso un mese e nessuna notizia è arrivata. “I nodi però tornano al pettine e la polvere non può più essere nascosta sotto il tappeto”. Lo dice la segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocè, che si rivolge direttamente al reggente di Palazzo Zanca chiedendo di fare chiarezza sulla riorganizzazione dei servizi della macchina comunale. La segretaria spiega che la riduzione oraria dei contrattisti “a tempo”che, come spesso è stato detto, rappresentano l’ossatura amministrativa del Comune, sta causando forti problemi in settori nevralgici dell’ente locale. “Molti uffici sono sguarniti e questo si ripercuote inevitabilmente anche sui servizi, come ad esempio i servizi sociali. E’ uno dei dipartimenti più in affanno e anche questo, a volte, incide sui ritardi nel pagamento delle fatture”. Per la sindacalista è necessario affrontare in modo serio ed organico la questione, bisogna procedere ad un’integrazione oraria e alla razionalizzazione dei servizi e per spiegare come riporta un esempio emblematico: “Sul fronte delle pulizie, ad esempio, ci sono precari impiegati a 18 ore a cui, invece, l’orario potrebbe essere allungato, evitando che il Comune debba fare ricorso a Messinambiente o appalti di servizi dove vengono impiegati lavoratori anche per una sola ora”.
Capitolo Polizia Municipale, altro tema caldo. Anche in questo caso, la segretaria generale ribadisce la necessità di un’integrazione delle ore di lavoro: “L’amministrazione comunale ha chiesto ai precari di transitare nel Corpo dei vigili urbani promettendo loro le 36 ore settimanali. Adesso però, per carenza dei fondi, sono utilizzati solo part-time con un grave danno economico per l’Ente, visto che nei giorni scorsi è emerso il netto calo delle verbalizzazioni. Non è ammissibile avere sulle strade vigili a mezzo servizio. Dei 48 precari in servizio, il numero, di fatto, si riduce a poco meno della metà in quanto sono impiegati su due turni. Dal lunedì al giovedì infatti, lavorano i precari contrattualizzati per le 24 ore, mentre dal giovedì al sabato quelli a 18 ore”. La sindacalista chiede inoltre la proroga dei contratti per le venti unità assunte mediante concorso ai sensi dell’ex-Opcm, che “scadranno” a giugno.
Alle luce dei fatti, la Fp Cgil invita l’amministrazione comunale a procedere all’integrazione oraria dei contrattisti e alla riorganizzazione della macchina amministrativa avviando un dialogo costruttivo. Altrimenti il personale precario è pronto ad entrare in stato di agitazione. “In ballo c’è la sopravvivenza di tante famiglie monoreddito che non possono andare avanti con i miseri stipendi di contratti a 18 ore o a 24 ore”.