Una parte del Piano industriale riguarda la riorganizzazione e la creazione di nuovi posti di lavoro (attualmente in organico ci sono 50 lavoratori)
Per affrontare le gravi carenze di organico, si prevede di:
Una riorganizzazione aziendale, passando dalla rimodulazione dei servizi gestiti è obbligatoria. Le figure sono state analizzate anche in ottica di scadenze di servizi esternalizzati che verranno svolti da personale interno all’amministrazione escludendo qualsiasi ricorso alla privatizzazione del servizio e producendo, nel tempo lavoro stabile e formante all’interno dell’azienda.
Si prevede per il 2019 di:
Enetro fine mese saranno banditi i primi 28 posti (dei quali 13 con riserva quindi con grandi possibilità per gli ex Cea) relativi alle figure di operai specializzati (categorie A e B).
In parallelo, al fine di consentire di soddisfare esigenze tecnico-specialistiche temporanee si procederà alla selezione e alla contrattualizzazione di almeno 10 figure specialistiche (commercialisti, ingegneri, avvocati). Altri 12 co.co.co saranno selezionati nel 2019 .
L’obiettivo è quello di portare l’AMAM ad avere 120-130 dipendenti – ovvero l’organico medio previsto rispetto alla popolazione e al territorio servito – entro il biennio 2020-2021.
Modificato anche lo Statuto. In particolare la parte relativa all’oggetto sociale che adesso comprende la gestione …. del servizio idrico integrato ….e comunque in osservanza dinamica di ogni legislazione vigente in materia di Servizio Idrico Integrato quali, eventualmente, quelle dell’affidamento in house providing da parte della autorità territoriale idrico ATI.
Altra modifica riguarda la ripartizione degli utili. In particolare gli utili netti, risultanti dal bilancio sono apposti in dedicata riserva finalizzata ad una maggiore patrimonializzazione della Società a sostegno della realizzazione di investimenti previsti nei programmi annuali e pluriennali nonché per il miglioramento della qualità del servizio. L’Amam inoltre si è impegnato ad accantonare annualmente una somma in un apposito fondo finalizzato a favorire l’accesso alla fornitura del servizio idrico integrato condizioni agevolate, da parte degli utenti economicamente disagiati. Il riconoscimento di tale agevolazione sarà definito nell’ambito di un apposito regolamento che potrà prevedere anche l’utilizzo del cosiddetto “baratto amministrativo”