Comune di Messina, il commissario Croce stoppa i pagamenti

Il commissario straordinario Luigi Croce stoppa tutti i pagamenti di palazzo Zanca. Motivo? Si è fatto ricorso troppo spesso alle anticipazioni di cassa, e qualunque entrata arrivi a palazzo Zanca, da oggi in poi, servirà per ripianare il “prestito” concesso da Unicredit, tesoriere per il comune di Messina. La decisione arriva con una determina del 23 maggio in cui Croce, agli sgoccioli col suo mandato commissariale, spiega sostanzialmente che, “ad eccezione di quelle a destinazione vincolata”, l’area economico finanziaria non potrà più spostare un centesimo se non in direzione Unicredit.

Un provvedimento di una paginetta in cui la sostanza è racchiusa tra i “visto” ed i “considerato”, all’interno del quale è scritto letteralmente “tutte le entrate che perverranno a qualsiasi titolo nelle casse comunali siano destinate esclusivamente a copertura dell’anticipazione di cassa ad eccezione di quelle a destinazione vincolata”, e che “non venga utilizzata l’eventuale ulteriore anticipazione di tesoreria che dovesse essere concessa da Unicredit”.
In soldoni Croce ha motivo di ritenere che il ricorso all’anticipo cassa, da sempre indicato come i motivi di grave squilibrio dei conti di palazzo Zanca, che a sua volta è indice di forte crisi di liquidità, è una prassi che è diventata talmente patologica da dover terminare. Almeno fino a quando non sarà ripianato l’attuale debito. Nel frattempo, tutte le “uscite” di palazzo saranno bloccate.