Gettonopoli, Orlando: «Non si risolvono i problemi tagliando le indennità»

Tra il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, ed il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è guerra sui tagli alle indennità degli amministratori.

Il governatore siciliano e la sua giunta hanno predisposto alcune modifiche all’ormai famigerata legge 30, quella che riguarda i gettoni di presenza, i permessi retribuiti e gli oneri riflessi (vedi qui), ma il sindaco di Palermo, attualmente alla guida dell’Associazione dei Comuni, non ci sta.

«Non si può pensare di risolvere i problemi della Sicilia tagliando le indennità degli amministratori pubblici locali che peraltro non sono così alte come si vuol far credere e che di fatto hanno un impatto finanziario indifferente ai fini della quadratura del bilancio. Non si può, inoltre, non tenere conto che già in molte realtà dell’Isola i consiglieri comunali si sono ridotti le indennità» Così Leoluca Orlando, il quale teme che tali misure confondano «l’opinione pubblica, aumentando ancora di più la distanza tra cittadini e politica».

Il presidente Orlando ricorda che «già da tempo l’AnciSicilia chiede che, a tal proposito, venga applicata la normativa nazionale».

Anche Paolo Amenta, vice presidente dell’Associazione dei comuni siciliani con delega alle Politiche sociali e di sviluppo – interviene nelle polemiche degli ultimi giorni e spiega: «l’AnciSicilia è sicuramente a favore della riforma nella sua interezza e contro l’uso distorto dei consigli comunali e dei loro regolamenti. Ma non vogliamo far passare il messaggio distorto che la riduzione del numero dei consiglieri o il taglio alle indennità sia la panacea di tutti i mali e contribuisca, da sola, a sanare i bilanci degli enti locali. Non possiamo accettare questa mistificazione considerando anche il fatto che il taglio delle indennità solleverà solo di poche centinaia di migliaia di euro le sorti della Finanziaria”.

Intanto, a Messina il caso gettonopoli continua a far discutere e c’è chi ha deciso spontaneamente di rendere pubblica l’attività svolta durante il proprio mandato. Il presidente Francesco Palano Quero ed i consiglieri della IV circoscrizione (nella foto in basso) «hanno inteso accelerare, lungo un cammino già intrapreso, verso la trasparenza totale sugli atti, i fatti e i costi dell’Istituzione, al fine di consentire al meglio ai cittadini di poter giudicare i propri rappresentanti eletti, sul lavoro che fanno, su quello che propongono, in relazione a quanto costano».

«Si rivendicano, con orgoglio – scrivono in un comunicato – scelte oculate e sobrie nell’impostazione del lavoro, che risulta seria e responsabile».

Il consiglio della IV circoscrizione rende noto di avere effettuato «una calendarizzazione dei lavori del Consiglio e delle Commissioni, le quattro previste dal Regolamento per il Decentramento, che rispondesse a due principi fondamentali: da un lato, la produttività amministrativa e la capacità di riuscire con tempestività a “esserci” sui temi dirimenti della politica cittadina e, dall’altro, il contenimento dei costi delle sedute, tra gettoni e oneri riflessi».

A tal fine, l’attuale calendario prevede due giorni dedicati alle sedute Consiliari (lunedì e mercoledì) ed uno in cui si tengono tre delle quattro commissioni di studio e approfondimento (la quarta, per non far crescere esponenzialmente gli “oneri riflessi”, si tiene accorpata precedentemente al Consiglio di mercoledì).

La IV Circoscrizione ha anche formulato il seguente hashtag: #OPENDATA, ovvero la IV Circoscrizione che diventa un “Palazzo di Vetro”, dove chiunque si può informare su cosa si fa nelle sedute, sugli argomenti trattati e come si vota, interagire con l’istituzione e avere un riscontro celere e documentato.

«Le Circoscrizioni – sottolineano Quero e colleghi – sono certamente l’Istituzione che rappresenta direttamente le istanze e le esigenze dei cittadini, la loro sede, il primo punto di riferimento, una sorta di “pronto soccorso” a cui rivolgersi per ogni problema, sono appunto l’opportuno “filtro” tra i cittadini ed il “governo”, ovvero la Politica, quella vera, fatta per gli altri. La democrazia è reale, quando i propri Istituti deputati al controllo e gli strumenti di partecipazione sono efficienti e compensano il potere di chi governa ed è per questa ragione che le assemblee elettive vanno migliorate e non distrutte».