Scoglio scrive al sindaco: “Attivarsi subito per ottenere le risorse del Ponte”

Dove sono finiti i soldi che avrebbero dovuto finanziare la costruzione del Ponte sullo Stretto? E soprattutto perché Messina non reclama quelle risorse che invece potrebbero rimettere in moto l’economia di un intero territorio? Questi interrogativi riassumono la lunga lettera che Gianfranco Scoglio indirizza al Sindaco Renato Accorinti e alla sua amministrazione. L’ex assessore della giunta Buzzanca e candidato sindaco alle ultime elezioni parte proprio dall’esigenza di reperire finanziamenti utili a rimettere in modo il comparto dell’ edilizia e a definire puntualmente ed in tempi accettabili le progettazioni comunali, in corso di realizzazione, per il recupero urbano e per infrastrutture nodali capaci di trasformare Messina da città degli approdi a città dei trasporti e degli scambi commerciali, turistici, culturali, sociali ed ambientali collocandola in una rete di città costituenti un ambito territoriale di area vasta.

“Purtroppo le recenti scelte del Governo Nazionale hanno di fatto comportato l’ abbandono del progetto di attraversamento stabile dello Stretto ed a tale, inopinata, scelta non ha fatto seguito l’utilizzo delle risorse, stanziate dall’Italia e dalla C.E. per il corridoio Berlino Palermo, per altre infrastrutture capaci di collegare comunque il continente alla Sicilia ed ai Paesi del Mediterraneo (porti, interporti, aereoporti, reti ferroviarie, piattaforme logistiche distributive etc.)

La recente legge di stabilità all’esame del Parlamento penalizza ulteriormente il nostro. territorio, poiché alla scelta di dirottare parte delle risorse stanziate per l’ attraversamento stabile a favore della Milano – Genova, si è aggiunta la previsione di potenziare la rete Napoli – Bari e di proiettare il sistema portuale sul corridoi adriatico di Brindisi – Taranto – Bari quale hub verso il mediterraneo.

Ciò ovviamente non considerando i tempi di percorrenza delle navi porta container e quindi di velocità di diffusione delle merci a causa del maggior tempo di navigazione dal canale di Suez a Bari e poi verso i Paesi del Mediterraneo, rispetto al sistema tirrenico Gioia Tauro – Messina – Catania”.

Finora, spiega Scoglio, nessuna reazione da parte dell’amministrazione che sembra aver dimenticato anche le progettazioni avviate e relative al recupero del parco ferroviario e delle zone Z.I.S. e Z.I.R, alla realizzazione della nuova via marina e della piattaforma logistica distributiva di Pistunina per le quali tra l’altro è stato sottoscritto protocollo d’intesa con la Regione Sicilia nell’ambito del finanziamento della via Don Blasco. Comportamento che pone a rischio anche il riconoscimento di Zona Franca Urbana per l’ ambito territoriale zona falcata – Larderia assegnato dal Ministero dello Sviluppo Economico che garantisce importanti defiscalizzazioni agli imprenditori che riterranno di investire in tali aree.

Scoglio chiede al Sindaco di attivare con immediatezza un tavolo operativo con il partenariato, le rappresentanze sindacali, i parlamentari nazionali e regionali messinesi e calabresi e con il Ministro D’Alia, per coordinare interventi finalizzati alla presentazione di un disegno di legge sull’Area dello Stretto richiedendo fermamente di spendere le risorse assegnate per l’attraversamento stabile in favore dell’ area vasta Messina – Villa S. Giovanni – Reggio Calabria – Gioia Tauro e per ciò che riguarda la città delle infrastrutture in avanzata fase di progettazione. Anche se a questo proposito è già stato fissato un incontro a Palazzo Zanca per il prossimo 5 novembtre.

“Il Sindaco deve fare chiarezza sullo stato dei procedimenti in itinere definendo puntualmente gli interventi avviati evitando che le pastoie burocratiche, o peggio i personalismi, impediscano, ancora una volta, la realizzazione di un modello di sviluppo per la ripresa dell’ economia e per dare una speranza ai ns. giovani ed al ceto medio cittadino fortemente penalizzato dal sostanziale blocco degli investimenti”.