Via Torino come via Nicaragua, ma nessuno interviene. Palano Quero sollecita il Comune

Non solo via Nicaragua ma anche via Torino e, probabilmente, diversi altri casi in città. La ribellione degli abitanti del quartiere sudamericano, però, potrebbe provocare un virtuoso effetto domino che faccia venir fuori le situazioni simili esistenti.

Le vicende relative a via Torino, a dire il vero, non sono nuove. La strada collega la parte sottostante al cavalcavia con la via Industriale ma il passaggio è impedito dalla presenza di due cancelli che sono stati posizionati su entrambi i lati della via.

Così due anni e mezzo fa, il 10 marzo 2012, il Consiglio della IV circoscrizione aveva richiesto all’amministrazione comunale di “accertare la natura giuridica pubblica della intera via Torino e, accertata la pubblicità anche del tratto ostruito al transito, di far rimuovere i due cancelli abusivi, al fine di consentire la fruizione veicolare della via Torino nella sua interezza, in senso rotatorio, da Via Industriale fino al Cavalcavia di via Tommaso Cannizzaro e infine di subordinare il rilascio della nuova concessione edilizia, richiesta in via Torino, alla riapertura al transito veicolare dell’intera strada ed inoltre alla realizzazione, come opere compensative da parte della Ditta proponente, di almeno 5 nuovi punti luce, oltreché di un intervento di scarifica e bitumazione dell’intera strada”.

Meno di un mese dopo, il 5 aprile, l’allora dirigente al Patrimonio e Demanio, Antonella Cutroneo, attestava che la via Torino “essendo sprovvista di numerazione particellare, doveva ritenersi pubblica” e chiedeva contestualmente alla sezione Tutela del Territorio della Polizia Municipale “di accertare quali fossero le opere abusive che ne hanno determinato la chiusura al transito”, vale a dire i due cancelli in ferro. Tutto confermato dalla Polizia Municipale che il 23 ottobre dello stesso anno richiedeva ai Dipartimenti Repressione Abusivismo e Patrimonio l’emissione dei provvedimenti di competenza finalizzati alla demolizione delle opere abusive ed al ripristino dello stato dei luoghi al fine di consentire la fruizione della Via Torino nella sua interezza.

Da allora, però, sono trascorsi due anni senza che dalle parole si sia passati ai fatti. Il presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, torna a rivolgersi alla dirigente Cutroneo ed alla Polizia Municipale, chiedendo “di provvedere, con urgenza e prioritariamente, a predisporre tutti gli atti e i fatti necessari per riaprire al transito pedonale e veicolare la via Torino”.

Si proceda finalmente – afferma Palano Quero – ad abbattere quest'ennesima vergogna della nostra città, ristabilendo la legalità e riaprendo una valvola di sfogo in una zona densissimamente popolata e carica di attività commerciali e artigianali. Ancora ieri, in spregio ad ogni regola, era presente in bella vista sul cancello automatico d'ingresso (uno dei due da rimuovere) del civico 44 di via Torino (riferito invece al civico 38) il passo carrabile abusivo, accertato con un sopralluogo di oltre due anni fa con la sezione Tutela del Territorio. Non tollereremo ulteriori dilazioni temporali, riservandoci ogni azione a tutela dei cittadini e della città”.