RisaniAmo Casa Nostra: una festa per non perdere la speranza

Il finanziamento regionale per la bonifica e creazione di un parco urbano nell’area del complesso Casa Nostra – situato salendo dal Viale Giostra, incrocio San Jachiddu – per un attimo è sembrato a portata di mano. Poi, Palermo ha tirato il freno a mano sui fondi e da parte degli abitanti è ripresa l’attesa, ormai diventata lunghissima. Quando arrivò la notizia che il finanziamento era stato nuovamente bloccato, il comitato di residenti – nato a fine luglio e denominato Risaniamo Casa Nostra, – stava festeggiando l’apertura di una sede, nell’atrio di quello che veniva generalmente chiamato “il palazzo della vergogna”, ovvero uno dei sette edifici abbandonati che aspettano di essere abbattuti, bruciato e usato per anni come discarica abusiva. L’ambiente e il terreno circostante è stato recuperato e bonificato grazie all’impegno dell’assessore Daniele Ialacqua che ha subito richiesto l’intervento di MessinAmbiente nelle operazioni di pulizia e scerbatura dei luoghi.

Gli edifici dell’ex Consorzio di cooperative “Casa nostra”, tra l’ingresso sul Viale Giostra , all’altezza dell’ASP 5 ex Ospedale Mandalari, fino al cancello di Via San Jachiddu., ospitano più di 350 famiglie che vivono in mezzo al nulla, in una zona che per spazi e panorama poteva non avere niente da invidiare ad un quartiere residenziale. Piuttosto recenti le stesse palazzine rosa antico che costellano la zona, sono state costruite, infatti, circa trent’anni fa, ma ormai da venti hanno conosciuto solo abandono e declino. Questo è dovuto soprattutto ad una frana che ha compromesso tredici edifici, sei dei quali, considerati a rischio e inagibili, sono stati demoliti. Non è toccata la stessa sorte, invece, ai restanti sette, che sono diventati con il tempo ricovero di degrado, vandalismo e malaffare.

All’epoca della frana, avvenuta un ventennio fa e dovuto al dissesto idrogeologico, ben 78 famiglie persero la casa e gli altri residenti sono stati da allora abbandonati al loro destino. Restano come unico monito silenzioso che testimonia l’esasperazione e la rabbia di cittadini dimenticati dalle istituzioni e dal resto della città, le scritte sui muri di alcuni edifici: “Vergogna”. “Trent’anni di degrado. Ora basta!”. Scritte che gridano sdegno e invocano aiuto. Per far fronte a questa situazione e risolverla definitivamente, i residenti si sono rimboccate le maniche e hanno fondato il comitato “RisaniAmo Casa Nostra”, la cui nascita ufficiale porta la data del 29 luglio. Già i primi di agosto i membri del comitato hanno incontrato l’assessore all’Ambiente e Rifiuti, Ialacqua e successivamente il Sindaco Renato Accorinti. Nel frattempo hanno scritto una lettera indirizzata direttamente al Governatore Regionale, Rosario Crocetta.

Adesso, dopo meno di quattro mesi dalla sua fondazione, in attesa di notizie risolutive dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture sul finanziamento “dell’urbanizzazione, della demolizione delle sette palazzine evacuate da vent’anni e nella speranza della creazione del promesso parco urbano”, il comitato RisaniAmo Casa Nostra, in occasione delle festività natalizie imminenti, organizza la festa “Rinascerà la speranza”. l’iniziativa è stato fissata per sabato 21 dicembre. Il Natale, si sa, è una festività legata all’attesa e insieme alla speranza, per questo, i residenti del complesso per troppo tempo abbandonato al degrado, dichiarano di voler approfittare del clima natalizio, come un segno di buon auspicio “per l’arrivo di buone notizie da parte delle istituzioni”.

Il programma della festa, molto ricco, prevede tra l’altro una cerimonia per l’adozione di due spazi verdi dell’area del complesso e un dibattito sulla raccolta differenziata. A tal proposito i residenti fanno sapere di aver già preso l’impegno di impiegare due compostiere per contribuire a migliorare il sistema di smaltimento dei rifiuti in generale oltre al personale senso civico dei cittadini che abitano nella zona: “in attesa della nascita del “Parco urbano” che potrà migliorare anche la nostra qualità di vita e di aggregazione sociale”.

Alla festa è invitata, oltre l’intera cittadinanza, tutti i rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali. Hanno già dato la disponibilità a partecipare, l’assessore regionale Bartolotta, il Sindaco Accorinti, gli assessori comunali all’urbanistica e risanamento Sergio De Cola e all’arredo urbano Ialacqua, oltre al presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e al presidente della V Circoscrizione, Santino Morabito. (Eleonora Corace)