Ecosistema urbano. Messina 84esima, + 20 posti rispetto al 2015

Ecosistema urbano. Messina 84esima, + 20 posti rispetto al 2015

Marco Ipsale

Ecosistema urbano. Messina 84esima, + 20 posti rispetto al 2015

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martedì 30 Ottobre 2018 - 05:36

L'annuale classifica di Legambiente sul Sole 24 Ore. Messina guadagna sei posti rispetto all'anno scorso, in costante aumento negli ultimi anni

Il fondo era stato toccato nel 2015: 104esimo posto su 104. Tre anni dopo, Messina è riuscita a risalire fino all'84esimo posto dell'annuale classifica di Legambiente per l'ecosistema urbano, pubblicata da Il Sole 24 Ore. Sempre tra le posizioni basse, ma ora ci sono venti città al di sotto, altre sei rispetto all'anno scorso, quando Messina si era classificata al 90esimo posto. Nel 2014, invece, la città era 101esima, cioè quart'ultima. I dati dal 2014 al 2018 sono praticamente la fotografia dell'amministrazione Accorinti: bene il trasporto pubblico, stabili gli altri settori, con la raccolta differenziata che non riesce a decollare.

Tre, in particolare, i parametri decisivi che hanno consentito negli anni il balzo in avanti: Messina sale dal 91esimo al 61esimo posto per l'offerta di trasporto pubblico, dal 96esimo al 48esimo per il numero di passeggeri e dal 99esimo al 27esimo per le polveri sottili. Elementi tra loro concatenati: se migliora il trasporto pubblico, diminuisce quello privato, quindi diminuisce anche l’inquinamento. Altri due fattori: terzo posto per l’ozono (un settore che è sempre andato bene tranne che nel 2015), 61esimo per il biossido di azoto (era 86esimo l’anno scorso e 98esimo nel 2015).

Incidenti mortali in diminuzione rispetto al 2016 e al 2017: si passa dal 72esimo al 32esimo posto, lo stesso del 2014.

Non ci sono passi in avanti negli altri due settori della mobilità: 62 auto ogni 100 abitanti (40esimo posto, in lieve ma costante peggioramento ogni anno, anche a causa del miglioramento di altre città); piste ciclabili (85esimo posto, praticamente sempre stabile dal 2014 ad oggi). Sono 0,88 metri per ogni 100 abitanti, avanti rispetto ad altre città che non ne hanno affatto ma lontanissimi dai 40,91 metri ogni 100 abitanti di Reggio Emilia, 31,85 di Mantova, 31,75 di Cremona e così via.

Stabile il settore idrico: 55esimo posto per capacità di depurazione delle acque, al 93 % (l’anno scorso era 57esimo ma in grande crescita rispetto al 98esimo del 2015), 54esimo per le perdite sulla rete idrica con una percentuale del 35 % (l’anno scorso 53esimo, nel 2014 72esimo), 44esimo per i consumi idrici (come l’anno scorso ma peggio del 22esimo posto del 2014).

Stabile anche il settore verde, con l’unico significativo aumento delle rinnovabili su edifici pubblici: dal 93esimo posto del 2014 e 2015 si è passati al 73esimo del 2017 ed al 65esimo del 2018 (2,06 kw per abitante, a Padova sono 30,08, a Pesaro 27,60, a Verona 26,15). 23esimo posto da cinque anni a questa parte per l’uso efficiente del suolo, 66esimo sempre uguale per il numero di alberi (8 ogni 100 abitanti, a Modena sono 108, a Brescia 64, ad Arezzo 40), 49esimo per il numero di isole pedonali, anch’esso stabile negli ultimi quattro anni, in miglioramento rispetto al 62esimo posto del 2014, dopo l’apertura delle isole Cairoli e Duomo. Sono 0,49 metri quadri ogni 100 abitanti. In testa c’è ovviamente Venezia, poi Verbania 1,72, Terni 1,68, Lucca 1,43, Cremona 1,16, Firenze 1,14.

Messina non produce tantissimi rifiuti: è al 30esimo posto (475 kg per abitante), era il 40esimo nel 2016 ma il 21esimo nel 2014. Nota dolente la raccolta differenziata, sempre tra le ultime: 96esimo posto, praticamente stabile negli ultimi cinque anni. La percentuale calcolata è al 14,1 % (uguale a Palermo e Trapani), ora in lieve aumento ma lontanissima dal 30 % di obiettivo sbandierato, e fallito, entro il 31 ottobre. Il paragone con alcune realtà del nord fa impallidire: 84,7 % a Pordenone, 84,6 % a Treviso, 84,2 % a Mantova, 82,1 a Trento. Benevento prima città del sud, al 34esimo posto al 64 %, poi Catanzaro 38esima al 63 % e Salerno, 45esima al 60,6 %. Sono comunque tutte città più piccole di Messina. Per trovarne una di dimensioni vicine bisogna arrivare al 53esimo posto di Padova (54,1 %), tallonata da Milano (53,9 %). Ma la “sorella” Reggio Calabria fa molto meglio (77esimo posto, 35,5 %), mentre Ragusa è la prima siciliana (90esimo posto, 18,2 %).

(Marco Ipsale)

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