La baraccopoli di via Oreto, vent’anni di degrado e di immobilismo

Un’altra triste pagina di risanamento mancato. Nella parte bassa di via Oreto, a ridosso della spiaggia sotto la Zona Industriale Regionale, insiste ormai da più di 25 anni un schiera di baracche e manufatti di fortuna dove "vivevano" in tutto 13 famiglie, ad alcune delle quali sono stati già assegnati degli alloggi nel rispetto della graduatoria per l’emergenza abitativa; oggi, quindi, in questa zona ne risiedono solo 5 o 6, in una condizione abitativa parecchio deficitaria e anche di potenziale.

Famiglie che vivono in condizioni da vero "terzo mondo", con allagamenti e impantanamenti ad ogni forte pioggia, con topi che vi scorazzano accanto, con tossicodipendenti che sono soliti raggiungere questi luoghi, con rifiuti e discariche abusive che fanno da contorno e, come se non bastasse, nelle ore serali vi è un vero e proprio coprifuoco a causa della totale assenza di illuminazione che naturalmente rende i luoghi, oltre che indecorosi, anche e soprattutto pericolosi.

Ad accendere i riflettori su quest’area è il consigliere comunale Libero Gioveni che ricorda i tanti sopralluoghi effettuati dalla Capitaneria di Porto e la lettera ufficiale del 16 ottobre 2014 con cui inteso rappresentare a all’Amministrazione Accorinti, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente e all’Amam (e per conoscenza anche alla Procura della Repubblica), la necessità e l’urgenza di intervenire, invitando a trovare per queste famiglie una sistemazione in alloggi comunali.

Gioveni però segnala che a quanto pare l’intervento autorevole e competente della Capitaneria, stante ancora la situazione di stallo, non sembra essere servito per dare a codesta Amministrazione il giusto input per prendere di petto una situazione indecorosa.

Per questo il consigliere comunale ha deciso di scrivere al sindaco Accorinti e all’assessore al Risanamento Sebastiano Pino per chiedere come e quando intendano agire, di concerto con la Capitaneria, per risanare questa importante porzione di territorio a cui necessità ridare il decoro che merita e come intendano procedere, in tema di assegnazione di alloggi, nei confronti delle restanti famiglie residenti nella baraccopoli di via Oreto al fine di dare loro una dimora dignitosa.