Tavolo tecnico per il Parco Urbano S. Antonio e l’area sbaraccata di Bisconte

Tavolo tecnico per il Parco Urbano S. Antonio e l’area sbaraccata di Bisconte

Tavolo tecnico per il Parco Urbano S. Antonio e l’area sbaraccata di Bisconte

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giovedì 13 Settembre 2018 - 07:31

Il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto si rivolge alla neonata Agenzia Risanamento

Un sopralluogo e un tavolo tecnico per affrontare le problematiche inerenti il Parco Urbano S. Antonio e l’area sbaraccata di Bisconte. A chiederli è consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, che si rivolge alla neonata Agenzia Risanamento.

Cacciotto ricorda che, unitamente al collega al consiglio Comunale Libero Gioveni, ha «rappresentato al Commissario IACP che i lavori del parco non sono stati ancora ultimati, che addirittura sono fermi da anni. Una cosa molto grave che getta nello sconforto un quartiere già difficile come Camaro S. Paolo. Il Commissario Santoro con nota prot. N. 0013938 del 10.08.2018 aveva riscontrato comunicando di avere richiesto al RUP apposita relazione. A tutt’oggi però nulla si sa sulla ripresa dei lavori».

A proposito dell’Area sbaraccata di Bisconte, il consigliere della Terza Circoscrizione scrive che « si tratta di un autentico scempio, con alcuni terreni che sono stati addirittura sequestrati dall’Autorità Giudiziaria perché divenuti deposito di materiali inquinanti (su tutti amianto). Le aree sono di proprietà IACP: servirebbe sapere cosa IACP ha in mente di fare e come volere affrontare il problema presente dell’alto tasso di degrado».

Cacciotto chiede quindi «previo sopralluogo sia del Parco Urbano S. Antonio e sia dell’area sbaraccata di Bisconte, la convocazione, da parte dell’Assessorato al Risanamento del Comune di Messina, di un tavolo tecnico con i soggetti interessati al fine di dare una soluzione alle problematiche rappresentate nella presente».

Un commento

  1. marcello messina 15 Settembre 2018 07:05

    Il fatto è che si è voluto fare delle opere inutili e costose forse perchè a qualcuno conveniva.Era sufficiente sgomberare l’area dalle macerie delle baracche preesistenti e costruire una semplice piazza con qualche albero contornato da panchine in muratura,lampioni con grate anti vandali ed una bella scalinata che collegava la chiesa parrocchiale e poteva servire da gradoni per far sedere la gente in eventuali manifestazioni

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