Incendi, la Città Metropolitana chiede alla Regione lo stato d’emergenza

C’è chi ha perso tutto, campagne coltivate con impegno e sacrifici dai genitori, c’è chi è stato costretto ad evacuare per 24 ore ed a rifugiarsi da amici e parenti, c’è chi, al rientro, oltre ai danni ha dovuto fare i conti con problemi alle linee telefoniche, alla pubblica illuminazione, all’erogazione idrica.

Ci sono infine imprese ed operatori che hanno subito danni legati al fatto di dover restare chiusi per alcuni giorni.

Adesso la Città Metropolitana ha presentato la richiesta ufficiale di dichiarazione dello stato di emergenza legata ai gravi incendi che hanno colpito il territorio provinciale.

L'atto, inoltrato dal sindaco mentropolitano Accorinti al Presidente della Regione Siciliana, al Dipartimento regionale della Protezione Civile e, per conoscenza, al Prefetto di Messina, è propedeutico per poter avviare la fase di censimento, stima e riconoscimento dei danni.

Vari i territori interessati dagli incendi quali Librizzi, Montagnareale, Patti, Gioiosa Marea, per la zona tirrenico-nebroidea, Castelmola, Taormina, Furci Siculo e Santa Teresa di Riva per la zona jonica mentre a Messina risulta particolarmente colpita la zona di Castanea.

Risultano molto consistenti i danni al patrimonio boschivo, viario, edilizio privato, infrastrutturale e dei servizi (reti elettriche, telefoniche e idriche), alle attività economiche ed a quelle agropastorali con il conseguente rischio di un ulteriore dissesto del territorio che, già fragile, ne vede ulteriormente compromesso lo stato complessivo.

Adesso la parola passa alla Regione.

R.Br.