Zone economiche speciali.Il Comune propone emendamento per includere Messina

L’Amministrazione Accorinti ritiene necessaria una modifica del DL 91 per consentire l’istituzione delle “Zone Economiche Speciali” (Zes) anche nella Città Metropolitana di Messina. Attualmente la legge prevede che ogni regione possa istituire al massimo due Zes, connesse alla presenza di porti “hub”. In tal modo in Sicilia potrebbero attivare Zes solamente Palermo e Catania.

"Questa limitazione – dice l'assessore allo sviluppo economico, Guido Signorino – è incompatibile col rango di Città Metropolitana di Messina e incoerente con le finalità dell’ordinamento che ha istituito questi Enti di area vasta. Per questo si propone la bozza di emendamento allegata a questa nota, che rende possibile l’istituzione di Zone Economiche Speciali nelle Città Metropolitane dotate di infrastrutture portuali con adeguato livello di attività, indipendentemente dal vincolo generale posto al numero di Zes previsto per singola regione. Naturalmente la proposta potrà essere rivista e migliorata in ogni maniera, ma chiediamo a tutte le forze politiche e ai parlamentari messinesi il massimo impegno per rimediare a una disattenzione normativa che rischia di danneggiare il nostro territorio".

L’EMENDAMENTO

Dopo il comma 4-bis dell’art. 4 del D. L. 20 giugno 2017 è aggiunto il seguente comma: “4-ter. Le regioni possono comunque presentare proposta di istituzione di ZES, anche in deroga al numero massimo previsto dal comma 4-bis, per aree anche non territorialmente adiacenti che presentino un nesso economico funzionale con un’area portuale di grande rilevanza in termini di movimento di passeggeri, mezzi e merci, purché ricadente in territorio di Città Metropolitana sede di Autorità Portuale.”