Pta Margherita. Il Comune chiede il supporto della deputazione regionale messinese

Innanzitutto si cercherà il dialogo con l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Se non ci saranno risvolti positivi, sarà ricorso al Tar. Per bloccare il trasferimento della risonanza magnetica ad alto campo dal padiglione ristrutturato del Margherita all’ospedale di Barcellona. Nel frattempo, ci sarà il tempo per valutare con tutte le parti in causa la soluzione migliore. Che per il Comune di Messina è il mantenimento dell’apparecchiatura nell’istituendo Punto Territoriale d’Assistenza all’interno della struttura ospedaliera chiusa nel 1999 e adesso, almeno per un padiglione, pronta a rinascere.

Rinascita che, però, rischia di restare monca. Per questo è stata chiamata in causa la deputazione regionale messinese, oltre alle organizzazioni sindacali ed al consiglio comunale.

Il trasferimento, nonostante le rassicurazioni da parte dell’assessore Borsellino, non è stato concordato con l’amministrazione comunale, che anzi lo contesta per diverse ragioni. Avrà un costo di circa 140mila euro e la macchina è già presente all’ospedale di Milazzo, distante pochi chilometri da quello di Barcellona. Che tra l’altro può contare solo su un Centro di II livello, che non necessita di queste apparecchiature e non ha neanche il personale specializzato per utilizzarle. A Messina, invece, c’è un bacino d’utenza più ampio, visto anche che giungerebbero più agevolmente pure i pazienti dalla vicina Calabria. Non si tratta di stupido campanilismo, quanto di valutazioni già effettuate e che avevano portato alla decisione di collocare la nuova macchina al Margherita, da dove adesso si vuol trasferire.

A tenere banco, il sindaco Renato Accorinti e l’assessore alle politiche sanitarie, Nino Mantineo, che hanno chiesto il supporto da parte di tutte le componenti, nei confronti dell’assessore Borsellino e del commissario dell’Asp, Manlio Magistri, per rivedere la decisione e revocare la delibera di trasferimento.

All’appello hanno risposto 5 deputati su 11: Marcello Greco, Filippo Panarello, Valentina Zafarana, Pippo Laccoto e Bernardette Grasso. La soluzione, secondo i rappresentanti della provincia di Messina all’Assemblea Regionale Siciliana, è la dotazione dell’apparecchiatura per entrambe le strutture ospedaliere. E’ chiaro, però, che al momento la risonanza è una e, qualora si dovesse riuscire a reperire i fondi per acquistarne un’altra, passerà del tempo. Il problema, dunque, è più che mai attuale e sarà necessario un confronto con l’assessore Borsellino per dirimere la questione.

“La salvaguardia della salute dei cittadini – ha sottolineato il sindaco Accorinti – è uno dei compiti che mi competono direttamente nel mio ruolo istituzionale e sotto l'aspetto umano. Una risonanza magnetica, a livello preventivo, può salvare diverse vite umane e l'Amministrazione intende non privarsene nel modo più assoluto. A maggior ragione se si considera che per l'utilizzo dello strumento ci sono richieste anche dalla Calabria, con lunghi tempi di attesa. Per questo motivo abbiamo deciso di richiedere l'intervento, a sostegno della nostra posizione, della deputazione regionale messinese”.

“Non si può destinare un presidio territoriale di assistenza all'ex ospedale Margherita – ha aggiunto l'assessore Mantineo – e privarlo quasi subito della risonanza magnetica. Così si finisce per smantellare il PTA prima ancora di avviarlo. Nel corso dell'odierno incontro abbiamo ribadito la posizione dell'Amministrazione Comunale, chiedendo anche l'intervento dei deputati messinesi regionali. I nostri interlocutori rimangono l'assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, e il commissario straordinario, Manlio Magistri, che continua ad adottare provvedimenti in contrasto con l'apertura del PTA all'ex ospedale Margherita”.