Dopo l’addio all’appalto esterno ecco come Messinambiente rimette a nuovo i cassonetti

Il 30 settembre 2014 Messinambiente rescindeva il contratto di manutenzione dei cassonetti che risaliva al 2009 e che avrebbe legato la società ad una azienda esterna fino al 2017. Un servizio ritenuto non affatto soddisfacente né congruo come importi. Dopo un'attenta verifica che ha fatto emergere sia diverse mancanze nel servizio reso, sia la possibilità, per Messinambiente, di gestire in proprio il servizio sono iniziate le contestazioni per i servizi non resi, più di mille i reclami e le richieste di intervento immediato fino alla decisione di rescindere il contratto riducendo ad € 80.000 il pagamento nei confronti della società esterna e annullando fatture emesse e scadute per € 133.255,67. Questa attività nel 2014 era costata ventimila euro al mese, una spesa che Ciacci ha deciso di eliminare, nell’ottica di una politica di taglio dei costi. “Stupisce davvero che in una città che ha i contenitori nelle condizioni in cui sono a Messina oggi, si siano corrisposti per la loro manutenzione dal dicembre 2009 ad oggi ben 1.100.000 euro” ha scritto Ciacci nella sua relazione semestrale.

Adesso, quasi quattro mesi dopo, si tirano le prime somme.

Messinambiente ha infatti avviato un servizio interno di manutenzione dei cassonetti, coinvolgendo cinque dipendenti da ottobre ad oggi. A tracciare un piccolo bilancio è il commissario dell’azienda di via Dogali Alessio Ciacci che spiega che in tre mesi la squadra ha lavorato riuscendo a riparare da guasti, ammaccature, malfunzionamenti, circa 300 cassonetti. Sono stati inseriti 120 nuovi coperchi che, oltre ad assicurare maggiore igiene, garantiscono l’abbattimento dei costi extra per lo smaltimento Messinambiente si ritrova spesso a dover pagare proprio per l’assenza di coperchi nelle giornate di pioggia. Sono stati anche collocati nelle strade cittadine circa 150 nuovi cassonetti acquistati nei mesi scorsi a prezzi bassissimi da altre aziende di igiene urbana in Italia. La squadra di lavoratori di Messinambiente ha avviato una catalogazione, immatricolazione e localizzazione dei cassonetti che fino ad oggi nessuno conosceva con precisione per numero e qualità.

Il parco cassonetti in città conta attualmente circa 3400 unità e altri 250 si aggiungeranno entro marzo. Un’altra attività a cura della squadra dei lavoratori di Messinambiente è la collocazione su nuovi e vecchi cassonetti di placche di plastica dura rivettate al cassonetto che contengano le istruzioni per le modalità di conferimento del rifiuto (differenziato ed indifferenziato) e informazioni utili come il numero verde 800 042 222 per il ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti.

Messinambiente ha inoltre iniziato a contrastare la cattiva abitudine di bloccare i coperchi dei cassonetti verso l’alto con cassette o bastoni impartendo provvedimenti disciplinari ai propri dipendenti che si sono resi responsabili di questo comportamento, che tra l’altro determina il guasto del cassonetto in fase di raccolta, e denunciando per danni i cittadini visti fare questa dannosa operazione.

Messinambiente, dice Ciacci, continua così il suo percorso per aumentare l’efficacia del proprio lavoro e ridurre i costi, al fine di accrescere i risultati di raccolta differenziata in modo da premiare gli sforzi dei cittadini virtuosi, nonostante permanga l'impossibilità di investire come servirebbe sulla riorganizzazione del servizio, un monte di debiti arretrati e un parco mezzi obsoleto.

F.St.