Rientrata l’emergenza, S.Lucia sopra Contesse rivuole la raccolta differenziata

I residenti di S. Lucia sopra Contesse rivogliono la raccolta differenziata. Si tratta di un progetto pilota che prevedeva la raccolta di rifiuti secondo categoria effettuata porta a porta, attivato oltre un anno fa grazie agli sforzi profusi dalla società Messinambiente e costretto alla sospensione nello scorso ottobre, causa le drammatiche condizioni finanziarie della società stessa.

A cinque mesi di distanza dal drastico provvedimento di soppressione di un servizio emblema di profonda civiltà che aveva sancito una perfetta sinergia tra Messinambiente e i residenti del Piano Zona a S.Lucia sopra Contesse contribuendo anche a diffondere una radicata consapevolezza ecologica, si avverte già una profonda regressione.

Ci si accorge infatti della progressiva formazione di nuove discariche, di una miriade di sacchetti bianchi che tornano tristemente a popolare l’area e di un disagio generale che assume il volto di un vero e proprio malcontento.

Svanite le migliorie che erano state apportate con l’attuazione del progetto, affievolitisi i segni dell’incipiente risanamento verso il quale il programma virava e riappropriatisi dei loro posti quegli stessi cassonetti in precedenza eliminati, la seconda Circoscrizione ha deciso di non assistere inerme all’involuzione della zona di sua competenza e tramite il proprio presidente, Giovanni Di Blasi, lancia un accorato appello affinché i vertici di Messinambiente concedano quanto prima un confronto per saggiare le operazioni da mettere in campo al fine di riavviare il prezioso servizio.

Ad emergenza rientrata, infatti, si sente forte l’urgenza di tornare a quello stile di vita ecologico che le comunità dei luoghi hanno già una prima volta dimostrato di apprezzare, prospettandone anzi miglioramenti nonché l’organica diffusione anche nel resto del territorio cittadino e iniziando così a porre le fondamenta di una mentalità che sia maggiormente consapevole delle sempre più evidenti necessità di difesa del territorio. (Sara Faraci)