“Che differenza c’è tra l’amianto di Biancavilla e le baracche di Messina?”

Il sindaco De Luca non si arrende alla mancata dichiarazione dello stato di emergenza per il caso baracche. Dopo il no incassato a Roma dalla Protezione civile, e dunque dal Governo, il primo cittadino ha riavviato i tavoli a Palazzo Zanca per il risanamento. Il 31 ottobre è passato, le baracche sono ancora tutte là, lo sbaraccamento non potrà essere affrontato con i poteri speciali, ma il sindaco annuncia battaglia anche su questo fronte.

«La prossima settimana avremo anche noi la copia del provvedimento del dipartimento nazionale di protezione civile che ha interrotto il procedimento di riconoscimento della dichiarazione dello stato di emergenza. Non riteniamo legittima questa posizione e stiamo approfondendo la questione sotto il profilo delle norme che disciplinano gli interventi di protezione civile».

Ma c’è di più perché arriva anche l’affondo contro i deputati cinque stelle Valentina Zafarana e Antonio De Luca che proprio ieri avevano duramente attaccato anche il presidente Musumeci sul caso risanamento di Messina (VEDI ARTICOLO A PARTE). «Perché a Messina viene negato lo stato di emergenza socio sanitario ambientale ed a Biancavilla sono stati concessi ingenti risorse per simili motivi? Perché lo Stato a Biancavilla nel 2003 ha speso oltre 300 milioni di euro e a Messina neanche 50 milioni? » chiede De Luca ai due 5Stelle, etichettandoli come “certi deficienti, pur se onorevoli”.

Duro l’attacco ai i due deputati: «È stupefacente che il sindaco di Messina abbia dovuto apprendere della bocciatura della dichiarazione di emergenza per le baracche facendosi la faccia tosta ed ottenendo la notizia direttamente dal responsabile nazionale di protezione civile Borrelli. E che faceva nel frattempo la deputazione nazionale a 5Stelle? Si sono dovuti dedicare si a tempo pieno per sanare gli abusi edilizi di Ischia? Nei fatti sembrano impegnati solo ad andare contro gli interessi di Messina».

«Già abbiamo assistito a queste prese di posizione in occasione della legge di stabilità regionale quando si sono messi di traverso Valentina Zafarana ed Antonio De Luca di fronte ai 40 milioni per il risanamento di Messina, ai 20 milioni di euro per emergenza idrica di Messina; ai 25 milioni di euro per la bonifica dell'area ex Sanderson; e si sono opposti alla costituzione dell’Agenzia per il risanamento».

«Prego la deputazione a 5Stelle di occuparsi dei nostri veri problemi e di smetterla di mistificare sulla pelle dei cittadini. Suggerisco di cominciare a farlo chiedendo un contributo straordinario per il risanamento finanziario delle casse comunali, onde consentirci di limitare al minimo i sacrifici chiesti ai cittadini per ripianare i debiti accumulati da chi ci ha preceduto».