Cacciola: “Se il Consiglio vuole l’isola sul viale San Martino deve inserirla nel Piano del Traffico”

L’ordinanza del Tar dovrebbe produrre le dovute conseguenze a breve termine ma non immediatamente. Per intendersi, l’attuale isola pedonale resterà tale anche oggi e domani, ma probabilmente non nei prossimi giorni. A meno che l’amministrazione comunale non proponga appello contro la sospensiva ed allora tutto potrebbe cambiare ancora. Un’ipotesi che in questo momento non appare calda ma che non è totalmente da escludere. L’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, si confronterà con i legali del Comune e valuterà se rispondere all’azione giudiziaria.

Nel frattempo, l’eventualità più probabile è che tra qualche giorno l’isola pedonale non esisterà più e tutte le strade saranno riaperte al traffico, piazza Cairoli compresa. “Appena ci arriverà ufficialmente l’ordinanza del Tar – afferma Cacciola – comunicherò al dirigente alla Mobilità di renderla esecutiva. In teoria, si dovrà riaprire tutto e poi valuteremo di fare una delibera per pedonalizzare piazza Cairoli, che è stata inserita nel Piano Generale del Traffico Urbano. Ogni altra determinazione sarà successiva”.

L’assessore, intanto, ci tiene a sottolineare un aspetto: “L’ordinanza non dice nulla a proposito di problemi creati ai commercianti o alla viabilità ma afferma soltanto che bisogna rispettare quanto previsto dal Piano Generale del Traffico Urbano. L’eliminazione dell’isola pedonale, ridotta alla sola piazza Cairoli, è quindi solo una scelta del Consiglio comunale. Se intendono proporla sul viale San Martino perché non l’hanno inserita nel Piano?”

Discorso già affrontato a suo tempo con i consiglieri, in particolare con Trischitta e Cucinotta, in prima linea tra i 16 autodefinitisi “eroici”, il cui voto fu determinante per l’approvazione del Pgtu. I due consiglieri avevano spiegato di non aver inserito la pedonalizzazione del viale San Martino nel Piano perché prima di renderla definitiva chiedevano un periodo di sperimentazione. “Allora avrebbero potuto e dovuto inserirla con questa prescrizione – ribatte Cacciola -. Nulla vieta di prevedere condizioni sperimentali nel Piano ed eventualmente di modificarlo ancora. Tanto più che si identificano le aree pedonalizzabili, non quelle obbligatoriamente pedonali. Per cui avrebbero potuto chiedere di fare una sperimentazione prima di renderla permanente”.

C’è, però, un atto di indirizzo, da parte del Consiglio comunale che prevede un’isola pedonale solo a piazza Cairoli e sul viale San Martino fino a via Santa Cecilia. “Ma è un atto antecedente all’approvazione del Pgtu. Se non viene ribadito ufficialmente è come se i consiglieri abbiano cambiato idea e sia stato superato. Se nel Piano è prevista la sola piazza Cairoli e il Tar ordina di rispettarlo integralmente, senza prevedere la possibilità di estendere la pedonalizzazione ad altre aree limitrofe, l’unica possibilità è quella di modificare il Piano. Solo a quel punto potremo prendere in considerazione l’indirizzo dato dal Consiglio”.

Secondo Cacciola, si tratta in realtà solo di un modo per andare a prescindere contro l’amministrazione comunale. “Si tagliano le gambe alla città – conclude – perdendo un’opportunità di vivibilità. Se vogliono una grande isola pedonale devono deliberarla, non limitarsi alle parole. Adesso sono loro ad avere gli strumenti in mano per farlo. In questo momento il sindaco si trova a Milano per la riunione nazionale dell'Anci e se dovesse raccontare che il Consiglio comunale ha praticamente eliminato un'isola pedonale in centro città farebbero fatica a credergli e penserebbero che siamo una città incivile”.

Ad esprimere amarezza anche il presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero. “Il provvedimento giudiziario non può che essere letto come una sconfitta per tutta la classe politica cittadina che, per l'ennesima volta, non riesce a trovare soluzioni condivise e lascia decidere ad un tribunale le sorti della nostra città. E' certamente un passo indietro nel cammino verso la riappropriazione da parte dei cittadini degli spazi di socializzazione, un'occasione sprecata per provare a rilanciare il commercio. Un'area pedonale che certamente poteva e doveva essere migliorata, ma non limitata nelle dimensioni così come sarà, ancora più adesso che ci avviciniamo alle feste natalizie. Ad ogni modo, prendiamo atto che si dovrà ripartire da piazza Cairoli, investendo risorse sulla stessa, ribadendo inoltre la richiesta all'Amministrazione dell'ampliamento dell'area pedonale del Duomo, con l'auspicio infine che il dialogo tra tutte le forze politiche, economiche e sociali riparta e produca nuove soluzioni più condivise e opportune per l'Area pedonale commerciale Cairoli, più in linea con il sentire comune".

(Marco Ipsale)