Il soprintendente Scimone: “Il progetto per la Città della cultura al Margherita c’è già”

La Cittadella della cultura nell’ex ospedale Regina Margherita è già uno dei punti cardine del progetto Cultura-Sviluppo che la Soprintendenza con molta attenzione e perseveranza sta portando avanti.

A “raccogliere” la sfida che nei giorni scorsi il leader dell’Udc Gianpiero D’Alia ha lanciato a proposito dell’ex nosocomio chiuso nel ’99 è il soprintendente Rocco Giovanni Scimone con una nota trasmessa in redazione e con l’allegato del progetto, vera fucina di una serie di proposte che, concretamente, se riuscissimo a far quadrato, potrebbero rivoluzionare il sistema-Messina. La città della cultura nell’area dell’ex ospedale peraltro, così come contenuta nel progetto, non necessiterebbe di alcun intervento normativo ulteriore come suggerito invece dal presidente nazionale dell’Udc nell’intervista “D'Alia:"Usiamo il ddl sul Piemonte per restituire alla città l’'ex ospedale Mar­gherita" (vedi articolo allegato). L’ex ministro inoltre propone di “andare oltre” l’originaria destinazione sanitaria del nosocomio e puntare, tra le altre possibilità, alla vocazione culturale. E l’architetto Scimone spiega quindi che la strada non solo è percorribile, ma è già in fase avanzata e potrebbe a questo punto essere accelerata.

“Sul punto vocazione culturale- scrive quindi Scimone- mi sia permesso di fornire alcune informazioni che auguro possano contribuire ad accelerare e sostanziare un iter che I'Ufficio che dirigo ha già avviato con risultati che ritengo positivi, a partire dalla dichiarazione di interesse culturale dei padiglioni storici dell'ex ospe­dale decretata dall'assessore regionale dei Beni culturali lo scorso 18 marzo”.

Il soprintendente ricorda poi come il 18 settembre dello scorso anno negli uffici messinesi, grazie al coordinamento del responsabile Orazio Micali, si è tenuta una riunione inter-istituzionale alla quale insieme ai rappresentanti del Comune di Messina, della Provincia, dell'Università, dell'Autorità Portuale, della Marina Militare, della Capitaneria di Porto, della Curia arcivescovile, dell'Archivio di Stato, delle Agenzie delle Dogane e del Territorio, di R.F.I., di Confindustria, della Camera di Commer­cio, degli altri rami dell'Amministrazione regionale, ha partecipato il direttore generale dell’Asp Sirna.

“In quell'incontro-prosegue la nota- furono illustrati i tratti essenziali del programma di valorizzazione del patrimonio culturale urbano e peri-urbano di Messina denominato Cultura-Sviluppo perchè, prima di essere inoltrato al dipartimento regionale della programmazione in vista della reda­zione dello schema di impiego dei fondi strutturali europei 2014-2020, venisse condiviso dagli inter­venuti anche sottoscrivendo un documento di pre-accordo operativo sul quale è presente anche la firma del dott. Sirna”.

Il progetto quindi, allegato all’articolo, ha registrato anche l’adesione del direttore generale Sirna nella parte che riguarda appunto la Cittadella della cultura e che non risulta in conflittualità con i propositi dell’Università per il sito (tra l’altro il Rettore Navarra ipotizzò anche la realizzazione, nella parte di competenza, del Campus).

“Cultura-Sviluppo- prosegue il soprintendente- individua nel modello di crescita culturale il principale strumento di sviluppo della città e fissa dieci obiettivi principali, uno dei quali vede nell’ex ospedale Margherita (ob3) la costitu­zione della Città della Cultura, anche in parallelo ai progetti dell’Università. Ma il lavoro del mio Ufficio non si è arrestato lì, è andato avanti con interlocuzioni serrate, in partico­lare con l’Autorità Portuale, l’Università, Confindustria, gli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri. In vista dello sprint finale per la chiusura dello strumento regionale di programmazione dei fondi eu­ropei, su impulso dell’assessore regionale Purpura, questa soprintendenza ha convocato una nuova serie di riunioni operative, finalizzate alla costituzione delle governance territoriali, alle quali sono stati invitati i rappresentanti delle amministrazioni comunali, degli enti pubblici statali, regionali e locali, delle associazioni industriali, commerciali, artigianali, degli operatori del turismo, delle orga­nizzazioni sindacali, del terzo settore e dei portatori di interesse economico e non. La Città della Cultura nell’ex ospedale Margherita è uno dei punti cardine”.

La riunione si terrà lunedì 8 giugno e sarà un’occasione importantissima per accelerare l’iter che potrebbe portare risorse determinanti alla trasformazione del Margherita, da “monumento all’incertezza e all’abbandono”, qual è attualmente, in risorsa restituita alla città. La soprintendenza da mesi ha tracciato un percorso che è a buon punto e che non necessita di stravolgimenti, basterebbe soltanto un’adesione compatta di tutte le parti coinvolte e la determinazione nel voler arrivare al più presto al traguardo.

Rosaria Brancato